rugghiare
" Ruggire ", ma solo in uso traslato; in If XXVII 58 è riferito al rumore della fiamma di Guido da Montefeltro, che emette uno strano suono nello sforzo di parlare. In Pg IX 136 è il suono della porta della prima cornice, paragonato al terribile rumore prodotto dalla rupe Tarpea, quando Cesare allontanò il tribuno Metello per impadronirsi dell'erario.
Nel secondo luogo l'uso di r. contribuisce alla rappresentazione della porta del Purgatorio: " Questa possente porta... che rugghia per lo sforzo - rivelato anche in distorti - e che è incisa in una fiera successione d'immagini e di suoni, presenta il Purgatorio con un senso iniziale di religioso sgomento " (Grabher).