Poeta spagnolo (prima metà sec. 14º), nato forse ad Alcalá de Henares, arciprete di Hita (prov. di Guadalajara); autore del Libro de buen amor (1334 circa), opera di complessa fusione di elementi burleschi, allegorici e lirici, digressioni morali, esempî e apologhi, reminescenze latine classiche e medievali; il Libro dal punto di vista della tecnica è una giustapposizione di una parte legata al "mester de clerecía" e a forme elaborate di lirica, e di un'altra parte di carattere prettamente giullaresco. Ascetico e sensuale, d'ingegno lirico e satirico a un tempo, R. scrisse un'opera che è nel complesso un documento dell'esperienza della vita sensuale e soprattutto dell'amore, quali sono concepiti nel sec. 14º. Il Libro de buen amor ha come elemento essenziale la parte che si riferisce al "loco amor", in cui le più sottili galanterie s'intrecciano con la sensualità più ardente. Il lungo episodio di doña Endrina si rifletterà più tardi nella Celestina.