RUPERT (o Ruprecht), principe, conte palatino del Reno e duca di Baviera
Ammiraglio e generale, figlio di Federico V elettore palatino, re di Boemia, e di Elisabetta sorella di Carlo I re d'Inghilterra, nato a Praga il 17 dicembre 1619, morto a Londra il 29 novembre 1682. Trascorse la giovinezza in Olanda; e ivi combatté valorosamente contro Spagnoli e Imperiali. Nel 1638 fu fatto prigioniero. Liberato nel 1641, raggiunse la madre in Olanda, dopo di che fu chiamato in Inghilterra in occasione della rivoluzione contro il re Carlo I. Creato dal re cavaliere della Giarrettiera e pari d'Inghilterra per i suoi meriti militari, conquistò nuovi allori: prese Bristol, fece togliere l'assedio a Newark, disperse le truppe che lo bloccavano e marciò in soccorso di York stretta d'assedio. Sconfitto a Nasby e a Bristol, e costretto a lasciare l'Inghilterra, comandò per un certo tempo le truppe formate dagli esuli inglesi nell'armata írancese e fu ferito a La Bassée nel 1647. Richiamato in patria dal re Carlo, che nella sua disgrazia aveva capito quanto il nipote gli fosse stato devoto, ottenne il comando della flotta. Riuscito il 24 ottobre 1648 a forzare il blocco dei rivoluzionarî, si diresse nel Mediterraneo, ove a Cartagena gli Spagnoli gli carpirono due navi. Ritornato in Atlantico toccò Lisbona; ma, sempre inseguito, ritornò nel Mediterraneo e si dette alla guerra di corsa, predando navi spagnole, britanniche e genovesi. Per un poco parve che la fortuna gli arridesse, ma poi la nave del fratello Maurice si ruppe sugli scogli e le sue si ridussero in condizioni da non poter tenere il mare. Allora il R. con una sola nave dovette ritornare nel 1652 a Nantes: lasciò libero l'equipaggio, e si recò in Germania.
Nel 1660, trasferitosi nuovamente in Inghilterra, il R. fu colmato di onori dal nuovo re Carlo II, che nel 1662 lo nominò membro del consiglio privato.
Nel 1665, nella guerra contro gli Olandesi, ebbe il comando della squadra agli ordini immediati di Giacomo di York (futuro re Giacomo II). Nel giugno dello stesso anno, non lontano da Lowestoft, le due armate nemiche si scontrarono. La battaglia si chiuse con una disfatta degli Olandesi, che vi perdettero 19 navi e 7 mila uomini fra morti e prigionieri. Nel 1666 il R. fu inviato a sorvegliare le mosse della squadra francese al comando del duca di Beaufort, ma fu richiamato per unirsi alla squadra inglese di Monk, che era stata battuta. Più che a rialzare le sorti della giornata contro la flotta olandese di M. A. de Ruyter (4 giugno 1666), la presenza del R. valse a salvare l'onore della bandiera. Nel 1672 combatté ancora con le flotte collegate di Francia e d'Inghilterra contro gli Olandesi nella battaglia di Southwold, e l'anno successivo fu nominato generale delle forze di terra e di mare. Si distinse anche nella nuova guerra contro gli Olandesi (1673).
Dal 1673 al 1679 il R. ebbe la carica di primo lord dell'ammiragliato, dopo di che si ritirò a vita privata, occupandosi di storia dell'arte e dando largo sviluppo a esperienze fisiche, chimiche e meccaniche.
Bibl.: C. Randaccio, Storia navale universale antica e moderna, Roma 1891; A. V. Vecchi, Storia generale della marina italiana, Livorno 1895; C. Harding Firth, in Dictionary of National Biography, XVII, Londra 1922, s. v. Rupert (con ampia bibliografia); Histoire de la marine française (edita dal Larousse), Parigi 1934.