RUPIA (rupee)
Moneta delle Indie orientali che ha largo corso nell'Asia, specialmente nei paesi musulmani. La rupia d'argento è coniata anche dall'Inghilterra per i suoi possessi dell'India: valeva dapprima 2 scellini e dal 1899 1 scellino e 4 pence; ma la sua parità nel 1927 fu fissata a 1 scellino e 6 pence oro. Multipli di conto della rupia sono il lakh di 100.000 rupie (che si scrive 1,00,000), il crore di 100 lakhs o dieci milioni di rupie (scritto 1,00,00,000) e il mas di 100 crores. La rupia è divisa in 16 annas, e ogni anna in 4 pice o 12 pies. Quando si trattò di creare una moneta speciale per la colonia italiana del Benadir, dove la circolazione monetaria era basata sul tallero di Maria Teresa con spezzati di rame di varia provenienza detti bese si decise che la nuova monetazione avesse per base un pezzo d'argento che corrispondesse alla rupia indiana di conio inglese generalmente usata nelle transazioni commerciali con lo Zanzibar e con Aden. Essa avrebbe servito a togliere dalla circolazione il tallero di Maria Teresa, avendo un rapporto fisso con l'oro e un ragguaglio facile con la moneta italiana. Si coniò quindi la rupia italiana per la Somalia con gli spezzati della mezza e del quarto: peso dell'intera, gr. 11,664 al titolo di 916,66, degli spezzati in proporzione. Il rapporto con l'oro venne fissato a 15 rupie per sterlina e quindi il valore di una rupia a L. 1,68 italiane. La guerra mondiale sconvolse tutti i valori e ora non si coniano più monete speciali per le Colonie, dove corre invece la moneta nazionale.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.; C. Rossetti, Il regime monetario delle Colonie italiane, ivi 1914.