RUSSELL, Bertrand, conte (XXX, p. 262)
Filosofo e pubblicista inglese.
Nell'ultimo decennio, nonostante l'approfondimento e il parziale superamento del suo precedente filosofare (An Enquiry into Meaning and Truth, Londra 1940; Human Knowledge, ivi 1948, opere in cui apertamente si riconoscono i limiti e le insufficienze del conoscere scientifico), si è specialmente dedicato al pubblicismo politico-moralistico e alla volgarizzazione scientifica, specie durante la guerra, vissuta quasi per intero negli S. U., e dopo la scoperta della bomba atomica. Sempre meno intransigente nel suo primitivo pacifismo dinanzi alla realtà internazionale (Which Way to Peace, Londra 1936; Power, ivi 1938), e sempre più preoccupato dei problemi connessi della libertà politico-civile e dell'organizzazione sociale (Philosophy and Politics, Cambridge 1947, e le Reith Lectures della BBC, gennaio-febbraio 1949), ha teorizzato e difeso un coraggioso ma contraddittorio liberalismo razionalista ed agnostico.
I suoi pregi di scrittore, le sue storture di éclairé, la sua dottrina e fede umanistica emergono insieme nella sua maggiore fatica letteraria degli anni di guerra: A History of Western Philosophy (New York 1945-Londra 1947, trad. ital., Milano 1948) tentativo, inusitato nei paesi anglosassoni, di identificare la filosofia e la sua storia non nello svolgimento astratto dei sistemi, ma nella cultura e l'esperienza morale dei singoli filosofi e non filosofi professionali; e da tale punto di vista destinata ad esercitare, pur con metodica insufficiente, una funzione rinnovatrice.