RUSSIA SUBCARPATICA (A. T., 59-60; detta anche Rutenia Carpatica; cèco Podkarpatská Rus; ted. Karpatorussland o Karpatoruthenien)
È la regione più orientale della Cecoslovacchia, avente una superficie di 12.656 kmq. (appena un undecimo della superficie totale dello stato) e una popolazione di 725.350 ab. (1930; un ventesimo della popolazione cecoslovacca), con una densità di 57 ab. per kmq. A N. e NE. confina con la Polonia, a S. con la Romania e l'Ungheria, mentre a occidente è congiunta alla Slovacchia. Capoluogo è Užhorod (26.670 ab.).
Dal punto di vista geografico la regione fa parte di due unità morfologiche diverse, a N. i Carpazî Selvosi, a S. la Pianura Ungherese. I Carpazî Selvosi constano nella parte settentrionale d'una larga fascia d'arenarie, alle quali s'appoggia verso S. il rilievo in parte vulcanico dei M. Vihorlat, mentre a SE. le arenarie toccano la massa cristallina delle Alpi di Maramureş. L'aspetto è quello d'una montagna di media altezza, plasmata da valli giovanili, nelle quali i fiumi scorrono longitudinali nel corso superiore per aprirsi poi la strada verso la pianura ungherese incidendo delle strette. Le valli principali, spesso tra loro parallele, sono da occidente a oriente, quelle dell'Uh (affluente del Bodrog), Latorica, Boržava, Rika, Terebla, Teresva e Tibisco Nero. Il clima presenta caratteri notevolmente continentali; inverni freddi con poche precipitazioni, estati calde e umide. A Užhorod la media di gennaio è −2°, quella di luglio 20°9, ma si sono avuti minimi di −22° e massimi di 35°. A Mukačevo la media di luglio è 20°9, quella di gennaio −1°2. La piovosità aumenta verso i Carpazî, dove tuttavia vi sono delle plaghe di minore precipitazione; Užhorod ha 772 mm., Mukačevo 854. La varietà di paesaggio da zona a zona è molto notevole. Le montagne sono tuttora ricoperte da boschi rigogliosi, che la mancanza di strade rende quasi inutilizzati, salvo nei tratti prossimi alla ferrovia. Oltre il limite del bosco gli Huzuli esercitano la pastorizia nomade. Verso S. si estendono tra Užhorod e Mukačevo ricche pianure ben coltivate, che però presso il Tibisco sono troppo aride o troppo umide a causa dell'irregolare drenaggio. Tra Kosinovo e Berehovo alligna invece benissimo la vite (produzione annua 70 mila hl. di vino, di preferenza bianco). Le colture principali, che coprono il 45-48% della superficie, sono quelle del mais (55 mila ha.: in aumento), dell'orzo (40 mila ha.), dell'avena (35 mila ha.: in diminuzione) e delle patate (30 mila ha.); segue la segala, il trifoglio, la canapa; di recente è stata poi introdotta con successo la barbabietola. Numerosi sono gli alberi da frutto, specie i prugni. Circa un ottavo della superficie è riservato ai pascoli, dato che occorrono molti animali da lavoro (205 mila bovini, 38 mila equini); vi sono anche 117 mila pecore, 20 mila capre, 70 mila suini e circa 1000 bufali. La riforma agraria è stata eseguita in forma assai attenuata e le grandi proprietà sono ancora frequenti. S'usano però aratri molto primitivi e scarso è l'impiego di concimi.
Dal punto di vista etnico e confessionale la Russia Subcarpatica è un vero mosaico. Il censimento cecoslovacco tiene conto dell'appartenenza etnica; al primo posto (63,0%) sono i Russi (ruská národnost), denominazione che comprende sia i Ruteni (Ucraini) sia i gruppi i quali usano la lingua grande-russa. Seguono gli Ungheresi (15,3 oó nel 1930, in luogo di 29,6 nel 1910), che sono in maggioranza nel distretto di Berehovo e nella città di Užhorod, quindi gli Ebrei (12,7%), i Cecoslovacchi (4,9%), i Tedeschi (1,8%), tenuti in parte nei secoli XI-XIII, in parte al tempo di Maria Teresa e di Giuseppe II, numerosi soprattutto nel distretto di Mukačevo; vi sono anche nuclei di Romeni (specie nel distretto di Rachov) e qualche centinaio di Zingari e di Polacchi. Tra le religioni al primo posto è quella greco-cattolica (360 mila), quindi l'ortodossa (112 mila), l'ebraica (102 mila), la protestante (74 mila) e la cattolica (69 mila). I maggiori centri abitati si trovano ai piedi delle montagne, dove sboccano in pianura le valli principali; essi sono importanti mercati agricoli, che acquistano particolari caratteristiche per la presenza di alte percentuali di popolazione ebraica. I Tedeschi sono per lo più artigiani, i Cecoslovacchi impiegati.
Dal punto di vista amministrativo la Russia Subcarpatica gode di una certa autonomia. Il governatore, nominato dal presidente dello stato, ha poteri notevolmente estesi e viene assistito da un consiglio di 20 membri, con potere più che altro consultivo. Le minoranze etniche sono protette con speciali disposizioni.
V. tavv. LXXXIII-LXXXVI.
Bibl.: J. Král, Bibliografie Podkarpatské Rusi, Praga 1923 e 1928; id., Le peuplement de la Russie Subcarpatique, in Sbornik České společosti zeměpisné (Raccolta d. Soc. boema di geogr.), XXIX, 1923; H. Mousset, La vie rurale dans la plaine subcarpatique, in Annales de géographie, XLIII; C. Magnino, Il complesso etnico dei Carpazi. Escursioni nella Rutenia Carpatica, Roma 1933.