RUSSIA SUBCARPATICA (XXX, p. 338)
SUBCARPATICA Subito dopo Monaco (settembre 1938), a seguito delle pressioni tedesche il governo cecoslovacco diretto dal gen. Syrový venne costretto a riconoscere un "governo ruteno", con a capo un tale Brody, persona legata ai circoli filomagiari. Arrestato Brody a Praga per la sua troppo stretta connivenza con gli Ungheresi, rinnovate pressioni tedesche portarono alla formazione di un nuovo governo ruteno, con sede a Užhorod, e formato da elementi ucraini legati ai Tedeschi. Il 2 novembre 1938, in conseguenza del primo arbitrato di Vienna, la Russia subcarpatica fu smembrata. La parte sud-occidentale della regione (1570 kmq.), rappresentata dalla fertile pianura che si stende fra i fiumi Uh e Tibisco con le città di Užhorod, Mukačevo e Berehovo, fu ceduta all'Ungheria, mentre il cosiddetto governo ruteno si trasferì a Chust, sotto l'effettiva autorità del console tedesco Hoffman. Quando l'esercito tedesco occupò Praga (14 marzo 1939), l'Ungheria fece avanzare le sue truppe, fortemente contrastate dai Ruteni, sino ad occupare tutto il resto (11.885 kmq.) della Russia subcarpatica, raggiungendo i passi dei Carpazî.
I sei anni di occupazione ungherese furono particolarmente duri, con abolizione della riforma agraria e restituzione delle terre agli antichi proprietarî, consegna di fabbriche a complessi industriali tedeschi, lavori obbligatorî nelle linee di fortificazione ungheresi sui Carpazî. Tra il 7 e il 15 aprile 1944 circa 90.000 Ebrei vennero gettati in campi di concentramento e poi avviati in Polonia e in Ungheria. Il processo di forzata magiarizzazione del paese, sottolineato da violenze e condanne, trovò ostacolo nel movimento partigiano e venne interrotto dall'avanzata dell'armata sovietica che, il 18 ottobre 1944, oltrepassava i valichi dei Carpazî e occupava tutto il paese il 28 ottobre 1944. Nello stesso giorno, una delegazione del governo cecoslovacco di Londra, con a capo il ministro F. Němec prendeva possesso, nominalmente, dell'amministrazione del paese in armonia con quanto previsto dall'art. 4 del trattato di alleanza ceco-sovietico del 12 dicembre 1943.
Nonostante che da parte del presidente Beneš non fosse mai stata messa in dubbio l'appartenenza della Russia subcarpatica alla Cecoslovacchia (discorso del 26 dicembre 1944, poco prima di partire per Košice via Mosca; articolo su Foreign Affairs dell'ottobre 1944), la Cecoslovacchia non poté sottrarsi alla richiesta della Russia subcarpatica fatta dai Sovieti a Beneš nel marzo del 1945 nella sua sosta a Mosca. Il 26 giugno 1945, fra il presidente del Consiglio Z. Fierlinger e il commissario agli Esteri V. Molotov veniva firmato a Mosca un accordo per la cessione alla Russia sovietica di tutta la regione. Tale accordo, definito da Molotov "di grande importanza politica", mentre riuniva tutti gli Ucraini in un unico stato, ha portato la Russia sovietica al di qua dei Carpazî, verso la pianura magiara. La Russia subcarpatica è attualmente, col nome di Transcarpazia, una oblast′ della repubblica Ucraina. Nel 1938 la popolazione era di 798.310 ab. (63 per kmq.). Nella capitale, Užhorod (32.155 ab. nel 1938), i Russi hanno creato un'università.