rusticamente
Con il valore generico di " rozzamente ", l'avverbio compare in un solo luogo (Cv I II 3), dove si dice che è volgare, rozzo, villano sia il lodare sia il biasimare quando si parla di sé stessi: Non si concede per li retorici alcuno di sé medesimo sanza necessaria cagione parlare, e da ciò è l'uomo rimosso, perché parlare d'alcuno non si può che il parladore non lodi o non biasimi quelli di cui elli parla; le quali due cagioni rusticamente stanno, a far [dire] di sé, ne la bocca di ciascuno. Per un approfondimento del valore del termine in D. si veda la voce RUSTICANUS.