RUTENIO
. Elemento chimico con simbolo Ru, peso atomico 101,7, numero atomico 44. È stato scoperto nel 1845 da Claus nel platino nativo degli Urali e così chiamato in onore della Russia. Si rinviene nel platino nativo, che ne contiene circa 0,75%, e dal quale si estrae.
Proprietà. - Allo stato compatto ha colore bianco-argenteo, splendente; è duro e fragile; ha peso specifico 12,96; fonde a 1950°. Non si scioglie negli acidi, difficilmente nell'acqua regia; viene attaccato dalle basi con formazione di rutenati, ma non dal pirosolfato potassico fuso.
Composti. - In piena analogia con l'osmio, suo omologo superiore nel sistema periodico degli elementi, presenta una grande ricchezza di forme di combinazione, funzionando da bi-tri-tetra-esa-epta e ottovalente. Degli ossidi si conoscono con sicurezza soltanto il biossido RuO2, grigio, che si prepara decomponendo con il calore il solfato Ru(SO4)2, e il tetrossido RuO4, che si prepara ossidando a freddo con cloro i rutenati e distillando. Quest'ultimo singolare composto derivato dal rutenio ottovalente, che trova unicamente riscontro nel tetrossido di osmio OsO4 (il cosiddetto "acido osmico"), si presenta in cristalli splendenti, giallo-oro, fusibili a 25°, volatili già a temperatura ordinaria ed emananti odore di ozono, però molto meno irritanti e dannosi del corrispondente acido osmico Riscaldato a 180° si decompone con esplosione; il suo vapore giallo, come quello dell'acido osmico, annerisce le sostanze organiche e irrita vivamente le mucose. Si scioglie poco nell'acqua, con reazione neutra. Sciolto in acido cloridrico, con sviluppo di cloro, dà origine al tricloruro RuCl3, giallo, che in soluzione acquosa ha grande tendenza a combinarsi con il biossido di azoto NO, in analogia con quanto fanno i composti del ferro, omologo superiore del rutenio nel sistema periodico degli elementi. I rutenati, es. RuO4K2, di colore verde intenso, si preparano fondendo il rutenio suddiviso con potassa e nitro; ossidati con cloro si trasformano facilmente in perrutenati, es. RuO4K, di colore nero splendente. Entrambi si possono anche ottenere per azione delle basi sul tetrossido RuO4, che si riduce, svolgendo ossigeno.
Il rutenio, nei primi suoi gradi d'ossidazione, dà origine a numerosi composti di tipo complesso; p. es., il rutenocianuro [Ru(CN)4]K2 isomorfo con il prussiato giallo, il clororutenato [RuCl6]K2 isomorfo con l'analogo cloroplatinato.
Riconoscimento. - Il tricloruro RuCl3, nel quale possono trasformarsi gli altri composti del rutenio, si riconosce per le seguenti sensibili caratteristiche reazioni che dà la sua soluzione acquosa: con acido solfidrico, dopo un certo tempo, si colora in azzurro e si ha un precipitato bruno di solfuro; con zinco metallico si colora prima in azzurro e precipita poi il metallo nero, mentre la soluzione si scolora.
Bibl.: P. Pascal, Traité de chimie min., Parigi 1932, XI, p. 383 seg.