SCHIMMELPENNINCK, Rutger Jan
Uomo di stato olandese, nato a Deventer il 31 ottobre 1761, morto ad Amsterdam il 25 marzo 1825. Si stabilì come avvocato ad Amsterdam; solo verso il 1794 cominciò a prendere parte importante nella vita politica, tanto che dopo la rivoluzione del '95 fu eletto presidente del governo provvisorio del comune di Amsterdam. Nella prima assemblea nazionale prese un posto preponderante tra gli unitaristi moderati, fu a varie riprese presidente del collegio e combatté con forza le tendenze giacobine e federalistiche. Ma il progetto di costituzione, ch'egli aveva molto contribuito a far redigere, non fu accettato ed egli, per quanto eletto anche membro della seconda assemblea nazionale, si ritirò finché con il colpo di stato del Daendels nel giugno 1798 i federalisti e i giacobini furono dispersi. Allora fu incaricato di una missione a Parigi per difendere colà il colpo di stato e vi rimase poi come ambasciatore.
Rese grandi servizî alla sua patria durante le trattative per la pace di Amiens, dopo la quale andò ambasciatore a Londra (fino all'estate 1803). Nel 1804 accettò di divenire capo della repubblica col titolo di "gran pensionario", governando secondo una costituzione che egli stesso d'accordo col governo francese aveva preparata. Così il 29 aprile 1805 egli assunse tale carica. Si mostrò ottimo governatore. Ma già nel 1806 Napoleone decise di fare dell'Olanda un regno per suo fratello Luigi Napoleone; lo Sch. si dimise e per molto tempo si mantenne estraneo alla vita pubblica. Nominato il 10 aprile 1811 da Napoleone conte dell'impero e senatore, si stabilì a Parigi. Durante la rivolta dell'Olanda contro Napoleone egli rimase in Francia e tornò solamente in patria dopo la caduta di Bonaparte. Da Guglielmo I nominato membro della prima camera, accettò la nomina, per quanto fosse assai contrario all'unione dei Paesi Bassi meridionali con l'Olanda. Combatté le tendenze dispotiche del re, consigliò sempre la moderazione nelle spese pubbliche, tentò di ostacolare il protezionismo e indicò la strada per evitare un troppo pesante debito di stato (1815-1822).
G. Schimmelpenninck, R. J. S. en eenige gebeurt. von zijn tijd (R. J. S. e alcuni avvenimenti della sua epoca), voll. 2, L'Aia e Amsterdam 1844; M. C. van Hall, R. J. S., voornamelijk als Bataafsch afgezant te Amiens (R. J. S., specie come rappresentante batavico ed Amiens), Amsterdam 1847; H. T. Colenbrander, S. en koning Lodewijk (S. e re L.), Amsterdam 1911.