RUTHERFORD of Nelson, Ernest, lord
Fisico inglese, nato il 30 agosto 1871 a Nelson in Nuova Zelanda. Studiò all'università della Nuova Zelanda, andò a Cambridge con una borsa di studio al Trinity College, e si perfezionò nel laboratorio Cavendish (1895-1898), ove lavorò sotto J. J. Thomson. Dal 1898 al 1907 fu professore alla McGill University di Montreal; nel 1907 fu nominato "Langworthy professor" di fisica all'università di Manchester, e nel 1919 "Cavendish professor" all'università di Cambridge. A tale cattedra aggiunse nel 1920 quella di fisica della Royal Infistitution di Londra. Fu eletto membro della Società Reale nel 1903; fu fatto sir nel 1914, e lord nel 1932. È titolare del premio Nobel del 1908, e dal 1923 è presidente della British Association.
I suoi primi lavori riguardano le variazioni della magnetizzazione di un filo d'acciaio sotto l'azione di correnti oscillatorie: e furono utilizzati più tardi nell'invenzione del detector elettromagnetico. A Cambridge, lavorando con J.J. Thomson, approfondì lo studio dei gas ionizzati, e ciò lo condusse nel 1898 alle ricerche sulla radioattività, cui si è consacrato nel seguito. La scoperta dell'emanazione del torio (1900) gli suggerì la grande idea che doveva chiarire il difficile meccanismo delle trasformazioni radioattive: cioè, che la radioattività segnala la presenza degli atomi radioattivi solo in quanto è distruzione di essi, e trasformazione in altri.
La teoria fu consacrata dalle celebri esperienze da lui eseguite nel 1903 in collaborazione con F. Soddy: ulteriormente, R. poté chiarire la natura delle radiazioni a, β e γ: non solo, ma contando con ingegnoso procedimento il numero di particelle α emesso nell'unità di tempo, poté avere per una nuova via il numero di Avogadro, e determinare altresì la carica elementare della particella α.
Nel 1911 il R. propose il modello di atomo ormai universalmente accettato, in cui attorno a un nucleo positivo ruotano come satelliti gli elettroni negativi. La brillante ipotesi del nucleo fu sviluppata nei lavori teorici di Bohr e in quelli sperimentali di Moseley, eseguiti nel laboratorio del Rutherford.
In seguito il R. ebbe l'idea di utilizzare le particelle α come proiettili per provocare in altri elementi il processo di disgregazione producentesi spontaneamente nel radio: e nel 1919 riusciva a disintegrare l'azoto. Questo risultato fu l'inizio di un nuovo periodo nello studio degli atomi.
Nel 1933, sotto la direzione del R., dai suoi collaboratori Cockcroft e Walton venivano utilizzati, per gli esperimenti di disgregazione degli atomi, ioni accelerati artificialmente: e questa serie di ricerche è tuttora in corso.