TODD, Ruthven
Poeta, romanziere e saggista inglese, nato il 14 giugno 1914 ad Edimburgo, primo di dieci fratelli; discendente di Walter Scott e di Henry Mackenzie. Da giovane mostrò inclinazione per la pittura e l'architettura. Le sue prime poesie furono pubblicate in The Bookman. Trascorse un periodo ad Edimburgo come vice-direttore dello Scottish Bookman e poi si recò a Londra, dove pubblicò numerose poesie su varî periodici, lavorando contemporaneamente come sovraintendente alle Gallerie d'Arte e poi come segretario alla Hogarth Press. Partecipò a Horizon, una fra le maggiori riviste d'avanguardia del secondo dopoguerra, e nel 1943 si ritirò a vivere in una fattoria dell'Essex. Nel 1947 si recò negli S.U.A. e insegnò nell'Università di Stato dello Iowa.
R. Todd è un poeta brillante ed un buon romanziere. La sua poesia rinunzia all'ermetismo mantenendo un tono personale e chiaramente moderno. Egli sa trarre ispirazione dalle cose più svariate: un libro, un quadro, un momento della sua vicenda, l'amor paterno, l'amor filiale, ecc. Particolarmente rilevante è l'influsso di W. A. Auden. Until now (Londra 1940) è la sua prima raccolta di versi; seguirono The planet in my hand (Londra 1947), A mantlepiece of shells (1955). Fra i romanzi il migliore è Loser's Choice (New York 1953); oltre ad uno studio su Blake (1942), fra i suoi saggi bisogna ricordare Tracks in the snow (Londra 1946) e The tropical fish book (New York 1953).