RUTULI
. Popolo dell'Italia centrale che abitava la costa del Lazio, avendo per capitale la città di Ardea. Deve la sua celebrità all'epopea virgiliana, mentre fu in realtà un piccolo popolo, ben presto assorbito da Roma. Il nome del loro re Turno, che è probabilmente la stessa cosa di Tirreno, ha fatto pensare ad alcuni a un'origine etrusca, forse al periodo delle immigrazioni etrusche verso la Campania. Una conferma si avrebbe nel racconto virgiliano dell'alleanza dei Rutuli con Mezenzio re di Cere contro i Troiani di Enea, dopo il loro sbarco presso la foce del Tevere e dopo la loro alleanza con gli Aborigeni di Laurento, guidati dal re Latino; i Rutuli, vinti, stringono una pace onorevole e si fondono anch'essi coi Latini. Come tali sono ricordati nell'età storica. Certamente furono tra i più antichi abitatori del Lazio, perché gli scavi di Ardea hanno dimostrato una vita estesa e fiorente per tutto il territorio, dalla prima età del ferro fino all'età imperiale. Catone (in Prisciano, IV, 4) nomina il popolo Ardeatis Rutulus tra i membri della confederazione latina che presero parte alla fondazione del tempio di Diana Aricina.
Bibl.: K. J. Beloch, Römische Geschichte, Berlino 1926, p. 147 segg.