GOSLING, Ryan (propr. Ryan Thomas)
Attore cinematografico canadese, nato a London (Ontario) il 12 novembre 1980. Dopo un precoce esordio televisivo, nel corso degli anni Duemila si è imposto sul grande schermo, ottenendo successo soprattutto presso il pubblico giovane. L’attore non ha tuttavia smesso di sperimentare, misurandosi con ruoli difficili e opere del cinema indipendente, cimentandosi egli stesso nella regia con il film fantastico Lost river (2014).
La sua carriera ha avuto inizio da giovanissimo, nei primi anni Novanta, nel ruolo di presentatore per Disney Channel, ed è proseguita nella seconda metà del decennio con la partecipazione ad alcune serie televisive. Del 2000 è invece il suo esordio cinematografico, nel film Remember the Titans (Il sapore della vittoria - Uniti si vince) di Boaz Yachin, ispirato alla storia della squadra di football americano, esempio di convivenza interrazziale negli Stati Uniti degli anni Settanta. L’anno successivo ha ottenuto il premio come miglior attore al Sundance film Festival con il drammatico The believer di Henry Bean, in cui interpreta in modo convincente il ruolo controverso del protagonista, un ragazzo cresciuto in una famiglia ebrea, ma divenuto convinto antisemita. Da questo primo successo le opportunità di interpretazione si sono moltiplicate: nella prima metà del decennio ha partecipato al film indipendente The slaughter rule (2002) di Alex e Andrew J. Smith, al thriller Murder by numbers (2002; Formula per un delitto) di Barbet Schroeder e, come protagonista, al drammatico The United States of Leland (2003; Il delitto Fitzgerald) di Matthew Ryan Hoge, fino a ottenere la parte principale in The notebook (2004; Le pagine della nostra vita) di Nick Cassavetes. Mélo romantico in cui, accanto a G. e alla giovane attrice Rachel McAdams, Cassavetes dirige sua madre Gena Rowlands e James Garner, il film, tuttavia, mette in luce in particolare la recitazione talentuosa dei due giovani protagonisti.
Pronto per interpretare ruoli più maturi, dopo aver recitato accanto a Ewan McGregor e Naomi Watts nell’inquietante thriller psicologico Stay (2005; Stay - Nel labirinto della mente) di Marc Forster, ha ottenuto la nomination all’Oscar impersonando il protagonista di Half Nelson (2006) di Ryan Fleck, buon prodotto indipendente in cui interpreta un carismatico docente di una scuola di Brooklyn con problemi di tossicodipendenza. Nel 2007 ha ottenuto un significativo ruolo da coprotagonista, accanto ad Anthony Hopkins, nel giallo Fracture (Il caso Thomas Crawford) di Gregory Hoblit, in cui, nella parte del giovane e ambizioso avvocato che tenta di incastrare il colpevole, sostiene brillantemente il confronto con il grande attore. Dello stesso anno è la commedia Lars and the real girl (Lars e una ragazza tutta sua) di Craig Gillespie, per il quale nel 2008 ha ottenuto una nomination ai Golden Globe interpretando il bizzarro protagonista, impegnato in una storia d’amore con una bambola. Accanto a film destinati al grande pubblico, come la commedia romantica Crazy, stupid, love (2011) di Glenn Ficarra e John Requa o il poliziesco Gangster Squad (2013) di Ruben Fleischer, G. ha continuato a lavorare nel cinema indipendente: dopo il drammatico Blue Valentine (2010) di Derek Cianfrance, è stato il convincente protagonista di Drive (2011) di Nicolas Winding Refn. Con entrambi i registi ha poi rinnovato la collaborazione: con Cianfrance in The place beyond the pines (2012; Come un tuono) e con Winding Refn in Only God forgives (2013; Solo Dio perdona).
Ormai attore riconosciuto e affermato, nel 2011 George Clooney lo ha scelto per la parte del giovane addetto stampa, coinvolto negli intrighi della politica, nel drammatico The Ides of march (Le Idi di marzo), presentato alla Mostra di Venezia, ma la definitiva consacrazione è arrivata con la decisione del regista Terrence Malick che lo ha voluto tra gli attori del suo prossimo film, ancora in produzione. A testimoniare l’ecletticità del personaggio, oltre al suo già citato esordio nella regia, la partecipazione come chitarrista al duo rock Dead man’s bones.