RYLE, Martin, Sir
Radioastronomo, nato a Brighton (Sussex) il 27 settembre 1918. Durante la seconda guerra mondiale partecipò alle ricerche sullo sviluppo del radar. Terminata la guerra, lavorò al Laboratorio Cavendish dell'università di Cambridge, occupandosi dell'uso di sistemi radar nelle ricerche astronomiche. Nel 1957 divenne direttore del Mullard Radio Astronomy Observatory e nel 1959 professore di radioastronomia; nel 1972 fu nominato astronomo reale. Il contributo da lui dato alla radioastronomia è stato fondamentale: i telescopi interferometrici da lui sviluppati permisero di osservare corpi celesti fino a distanze 3 volte maggiori di quelle permesse dai più grandi riflettori ottici esistenti. Le ricerche da lui condotte per diversi anni sulle radiosorgenti ebbero notevole rilievo pratico e teorico; tra l'altro la maggiore densità di radiosorgenti nelle regioni spaziali più remote di cui osserviamo l'immagine vecchia di miliardi di anni e che dovrebbero dunque rappresentare la situazione nell'Universo in epoche remote, sembrerebbe confermare la validità della teoria cosmologica della "grande esplosione" contro quella dello "stato stazionario" formulata da F. Hoyle. Nel 1974 ebbe il premio Nobel per la fisica, insieme con A. Hewish.