Diplomatico e scrittore spagnolo (Algezares, Murcia, 1584 - Madrid 1648). Incaricato di importanti missioni a Ratisbona, Monaco di Baviera, Vienna; delegato plenipotenziario al congresso di Münster (1643-45). Studioso di storia e di diritto, scrisse un'opera politica sui Goti di Spagna (Corona góthica, castellana y austríaca, 1646), per dimostrare i diritti della casa d'Austria, e un trattato sull'educazione civile e politica del principe ideale (Idea de un príncipe político cristiano representada en cien empresas, 1640), sulle orme di un'opera di A. Alciati (De formula romani Imperii, 1559); il trattato è una sintesi dell'esperienza politica antimachiavellica dell'autorità che, respingendo finzioni e inganno, postula la necessità della prudenza, in armonia con la concezione cristiana. D'intendimento satirico, sotto una finzione allegorica, è l'opera República literaria (post., 1655). Di spirito erasmiano è il dialogo composto alla maniera di Luciano, in un linguaggio asciutto ed elegante, su Las locuras de Europa (post., 1748). Notevole il suo epistolario.