SABATA
L'esistenza di una città di questo nome sui bordi del Lago di Bracciano, detto perciò lacus Sabatinus, è documentata soltanto da alcuni testi tardi, tra cui la Tabula Peutingeriana che ne fa una stazione della via Claudia, alla distanza di 36 miglia da Roma, distanza che risulta però esagerata. Avanzi di costruzioni romane a circa un chilometro e mezzo ad ovest di Bracciano, sul colle di S. Liberato, sembrano aver appartenuto piuttosto a una villa che a una città e probabilmente alla villa di Mezia, liberta di Tito Mezio Edoneo, che per l'amenità del sito, a dominio del vasto bacino del lago, aveva assunto l'appellativo di Pausilypon come sappiamo da un'iscrizione trovata sul luogo. Nel Medioevo vi fu fondata sopra una chiesetta dedicata ai martiri Marco, Marciano e Liberato, con un portichetto formato di quattro colonne romane e con un campanile di stile molto antico (sec. IX-X). Il nome di Sabata o Sabate fu assunto nell'impero dal prossimo vicus Angularia.
Bibl.: A. Nibby, Analisi dei dintorni di Roma, Roma 1849, I, p. 314 segg.; G. Tomassetti, La Campagna Romana, 2ª ed., II, ivi 1913, p. 162.