Procuratore generale (Milano 1480 - Faenza 1554) dell'Ordine di Malta. Ritiratosi a Faenza (1517), si dedicò a opere di pietà, all'istruzione dei poveri e a raccolte di oggetti d'arte. Lasciò pregevoli Ricordi ovvero ammaestramenti (72 nella 1a ed., 1546; 124 nella 2a ed., 1549; 133 nella 3a ed., 1554).