Sabellio
Eretico (3° sec.). Vissuto a Roma sotto i papi Zefirino e Callisto, fu, dopo Noeto e Cleomene, uno dei capi del patripassianismo romano, che da lui prese il nome di sabellianismo; con lo stesso nome si designa anche il modalismo trinitario, movimento combattuto intorno al 260 da Dionisio d’Alessandria (lettere in Eusebio, Historia ecclesiastica, VII, 6 e 26, 1), e che ebbe come centro la Pentapoli egiziana. Perciò si ritiene generalmente che S. dovesse essere originario dell’Africa o piuttosto della Libia. Secondo Ippolito S. avrebbe, durante il pontificato di Zefirino, esercitato un influsso preponderante sul futuro papa Callisto che tuttavia, appena eletto, lo condannò, senza avvicinarsi alla teologia del Logos, sostenuta da Ippolito stesso, e decisamente avversa a tutte le forme del cosiddetto monarchianismo.