sacco [plur. sacca]
" Recipiente di materia flessibile "; è attestato in If XVII 65 d'una scrofa azzurra e grossa / segnato avea lo suo sacchetto bianco, dove il diminutivo precisa la dimensione delle borse pendenti dal collo degli usurai (dal collo a ciascun pendea una tasca, v. 55; una borsa gialla, v. 59) con l'arme della famiglia di ciascuno di essi; il colore del sacchetto costituisce il ‛ campo ' dello stemma. Con il riferimento al tessuto e alla forma, in Pd XXII 78 le cocolle / sacca son piene di farina ria, si stabilisce l'analogia tra la veste monacale e i s. di tela contenenti farina cattiva.
L'espressione metaforica trabocca il sacco significa il superamento del limite di sopportabilità della corruzione in Firenze, che è piena / d'invidia sì che già trabocca il sacco (If VI 50; cfr. " L'avara Babilonia ha colmo il sacco ", Petrarca Rime CXXXVII 1).
Ancora valore metaforico ha in If XXVIII 26 la corata pareva e 'l tristo sacco, dove significa lo stomaco; " nella sua nudità anatomica è ripugnante: tanto più per la funzione che Dante (non esattamente) gli attribuisce " (Porena) In Fiore CXXVI 3 be' sacchetti di fiorini, con il concorso dell'attributo, significa piuttosto la quantità o l'abbondanza.