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SACRIPORTO

di Mario Attilio Levi - Enciclopedia Italiana (1936)
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SACRIPORTO

Mario Attilio Levi

Nella campagna di guerra civile dell'anno 82 a. C. Silla iniziò le operazioni contro il console C. Mario il giovane con un'azione sulla Via Latina. Occupata Signia (Segni) da Silla, C. Mario fu costretto a ritirarsi in una località non bene identificata dalle moderne indagini, indicata dalle fonti come Sacriporto (‛Ιερὸς, Appiano, Bell. civ., I, 87). Una rovina medievale - Torre Piombinara o Pimpinara - presso la Via Labicana non lungi da Preneste è stata supposta, senza nessun preciso fondamento, essere una indicazione della località, strategicamente assai importante, della antica Sacriporto. Essendosi Silla accampato presso la posizione occupata da Mario, questi lo attaccò di sorpresa e in posizione sfavorevole per Silla; ma il vantaggio iniziale di Mario si tramutò ben presto in inferiorità quando la sua ala sinistra (5 coorti di fanteria e 3 torme di cavalleria) lo abbandonò passando al nemico. Mario poté salvarsi in Preneste soltanto con 1500 uomini, ed egli stesso, che aveva combattuto sino all'ultimo, poté riparare in città solo per mezzo di corde, quando le porte erano già chiuse.

Le perdite di Mario, fra prigionieri, disertori e caduti, ammontarono a 20.000 uomini.

Bibl.: Oltre a Philipp, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IA, col. 1681, con la bibl. ivi citata, cfr. E. Pozzi, in Atti R. Accad. Torino, IL (1913-14), p. 641 segg. e M. A. Levi, Silla, Milano 1924, p. 109.

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