SADOWA (Sadova: A. T., 59-60)
Villaggio della Cecoslovacchia posto circa 30 km. a NO. di Pardubice.
La battaglia di Sadowa. - Combattuta il 3 luglio 1866 fra la massa principale dell'esercito prussiano e la massa principale dell'esercito austriaco il quale era anche rinforzato dal corpo d'armata sassone, fu l'azione risolutiva della guerra austro-prussiana di quell'anno (v. austro-prussiana, guerra).
Durante le due prime settimane della guerra (15-30 giugno) le armate prussiane, per le perplessità del generalissimo austriaco Benedek, erano riuscite a superare la crisi della traversata dei monti e del successivo sbocco nel piano della Boemia in punti fra loro distanti. I fiacchi tentativi austriaci di battere le masse nemiche che si presentavano separatamente si erano risolti in un insuccesso e al principio di luglio il Benedek aveva deciso di abbandonare la Boemia per avvicinarsi a Vienna, quando incitamenti dell'imperatore (che non ammetteva l'abbandono di quella regione se non si fosse prima tentata la sorte delle armi in una grande battaglia) lo indussero ad attendere il nemico di piè fermo ad occidente dell'alta Elba, presso la piazza di Königgrätz, in una zona collinosa al cui centro è il villaggio di Sadowa.
Le linee di operazione delle tre armate prussiane tendevano a convergere appunto nella regione a occidente dell'alta Elba. Ma il Moltke generalissimo prussiano, ignorava il tempo d'arresto del nemico e propendeva a supporto già oltre l'Elba. Soltanto la sera del 2 luglio il principe Federico Carlo viene a conoscere, per notizie pervenutegli a caso, la posizione nemica. Il principe prende sulla propria responsabilità di prescrivere l'attacco delle posizioni nemiche il giorno successivo da parte della 1ª armata e dell'armata dell'Elba, dopo avere operato un avvicinamento notturno. Il Moltke, informatone, approva e completa il disegno di attacco con altri ordini, in modo da assicurare la confluenza anche della 2ª armata sul campo di battaglia. Quanto al Benedek, egli diede sul campo tattico prova della medesima indecisione che ne aveva paralizzata l'azione nel campo strategico. Gli Austro-Sassoni occupavano una posizione a saliente, che aveva la sinistra sul pianoro di Problus, la destra appoggiata all'Elba a Lochenitz, il centro a Chlum di fronte al villaggio di Sadowa. Avamposti erano sparsi nelle vallate antistanti.
Gli ordini dati alle armate prussiane portavano l'armata dell'Elba in direzione di Nechanitz contro la sinistra nemica, la 1a armata in direzione di Sadowa contro il centro e la 2a armata in direzione di Horenoves contro la destra.
All'alba del 3 luglio la 1a armata prende contatto con gli avamposti austriaci nella vallata della Bistritz e li respinge; poi l'azione di questa armata contro la parte più forte della linea nemica assume una funzione importantissima di dimostrazione, per attirare su di sé l'attenzione e le forze del nemico e così agevolare l'azione avvolgente delle due armate laterali. L'atto decisivo è compiuto dalla 2ª armata, cui giovò il forzato lieve ritardo col quale raggiunse il campo di battaglia. Infatti, non ritenendo di essere attaccati alla propria destra, gli Austriaci si erano alquanto allontanati dall'Elba per concorrere alla lotta dinnanzi a Sadowa. E quando, nelle prime ore del pomeriggio, l'attacco della 2ª armata prussiana si pronunciò, la rioccupazione delle posizioni di estrema destra non poté che parzialmente attuarsi. Benedek si avvide troppo tardi di essere aggirato e l'impiego della riserva non poté più avere efficacia liberatrice. Cavalleria e artiglieria si prodigarono in questa fase suprema per rallentare i progressi dei Prussiani, tanto che il grosso delle forze austriache poté aprirsi un varco attraverso il quale ripiegò frettolosamente. I Prussiani, stanchi e con le unità frammischiate per effetto del movimento convergente, fecero solo deboli tentativi d'inseguimento. Perdite: Austriaci circa 25.000 morti e feriti, 20.000 prigionieri, 200 cannoni; Prussiani, 10.000 circa morti e feriti.