SAFFO (Σαπϕώ, Sappho)
Celebre poetessa greca, nativa di Lesbo (fine VII - metà VI sec. a. C.). Sappiamo che lo scultore ateniese Silanion eseguì un ritratto di S. (Cic., In Verr., iv, 57, 125; Tatian., c. Graec., 52, p. 114). La figura di S. con cetra compare in una kalpìs a Varsavia (v. saffo, pittore di). Un kàlathos della scuola del ceramista Brygos (circa 480 a. C.) conserva le figure di Alceo e di S., la seconda con chitone e himàtion, diadema e cetra (Furtwängler-Reichhold, ii, 20 ss., tav. 64); generica è pure la rappresentazione di S. sull'idria dove è anche iscritto il nome, attribuita alla scuola di Polygnotos, il ceramista (J. D. Beazley, Red-fig., p. 702, n. 102) al Museo Naz. di Atene. In età romana l'immagine compare su monete di Mitilene. Un tentativo più preciso d'identificazione è stato fatto dallo Schimdt partendo da un torso femminile di Smirne sul quale egli ha impostato una mirabile testa femminile con capelli ondulati tirati in alto e discriminatura centrale, della Galleria Liechtenstein; lo Schefold invece ha pensato che si possa attribuire a S. un busto bronzeo ercolanese dove la bocca sembra atteggiata al canto, che risalirebbe ad un archetipo della metà del IV sec. a. C. (per altri l'archetipo invece è ellenistico), e che è comunque un ritratto di ricostruzione.
Bibl.: J. J. Bernoulli, Girech. Ik., I, pp. 59-73; E. Schmidt, in Jahrbuch, XLVII, 1932, p. 239 ss.; L. Laurenzi, Ritratti Greci. Firenze 1941, p. 31; K. Schefold, Bildnisse der ant. Dichter Redner u. Denker, Basilea 1943, pp. 54, 56, 80, 172, 203.