SAFFO (XXX, p. 430)
Nell'ultimo decennio due nuove odi, l'una apparsa in un ostrakon fiorentino e l'altra in un papiro diviso tra Copenaghen e Milano, hanno recato preziosi elementi alla conoscenza di S. e della sua vita.
La prima è di altissimo valore artistico, con la descrizione di un recinto sacro ad Afrodite, forse nell'isola di Creta; l'altra, più stanca nell'ispirazione e nella tecnica stessa della composizione, contiene un accenno alla famiglia dominante dei Cleanattidi già bandita da Mitilene, e probabilmente si riporta quindi ai primi tempi della dittatura di Pittaco; con le leggi suntuarie di Pittaco è perciò da mettere in rapporto il disappunto mostrato da S., ed espresso forse allo stesso Alceo, di non poter donare alla figlia una mitra di fattura lidica; molto significativi anche gli accenni alle mode femminili dell'epoca e, implicitamente, ai commerci di Lesbo con le coste asiatiche. Quest'ode milanese, insieme con i nuovi carmi di Alceo, pone o risolleva problemi varî nella ricostruzione delle vicende politiche di quell'età, e sembra offrire anche nuovi elementi per la generale questione della determinazione cronologica dell'età di Pittaco, di S. e di Alceo, fissata tradizionalmente nel VII-VI secolo a. C., oppure verso la metà del VI, secondo gli storici più recenti. I testi in E. Diehl, Anth. Lyr. Gr., I, 2ª ed., Lipsia 1936, con Supplem., Lipsia 1942; C. Gallavotti, Saffo e Alceo, testimonianze e frammenti, Napoli 1947-48, compresi altri recenti frammentini di dubbia attribuzione.
Bibl.: Per l'ode dell'ostrakon, pubblicata da M. Norsa nel 1937, v.: C. Gallavotti, in St. It. fil. Class., 1941, p. 175 (con aggiunta in La parola del passato, 1946, p. 119); A. Setti, ibid., 1942, p. 126; A. Ardizzoni, I nuovi frammenti di S. e di Alceo, in Didaskaleion, Roma 1944; W. Theiler, in Museum Helveticum, 1946, p. 22; per l'ode milanese: A. Vogliano, Sappho, Milano 1941; C. Gallavotti, in Riv. Fil. Class., 1941, p. 161; G. Pugliese Carratelli, in St. It. Fil. Clas. 1941, p. 161; S. Mazzarino, in Athenaeum, 1943, p. 38. In generale, dopo i saggi di M. Valgimigli e di G. Perrotta, v.: C. M. Bowra, Greek Lyric Poetry, Oxford 1936; W. Jaeger, Paideia, I, trad. ital. Firenze 1936; G. De Santis, Storia dei Greci, I, Firenze 1939; G. Nencioni, Per la critica di S., in Athenaeum, 1942, p. 45; L. Massa Positano, Saffo, Napoli 1945; per la lingua: C. Gallavotti, La lingua dei poeti eolici, con appendice metrica, Bari 1948. Per altre questioni su Saffo, v.: G. Perrotta, Il fr. 123 D. di Saffo, in Maia, I (1948), pp. 52-61. Traduzioni poetiche di E. Della Valle (Napoli 1939), M. Valgimigli (Padova 1944), S. Quasimodo (Milano 1944), A. Angelini (Firenze 1946).