saggio (sost.)
Nel significato di " esempio ", per indicare una persona che serva come norma di paragone ad altri: Gherardo è quel che tu per saggio / di' ch'è rimaso de la gente spenta, Pg XVI 133.
Vale " esperimento ", " prova ", in Pg XXVII 67 di pochi scaglion levammo i saggi, / che 'l sol corcar... / sentimmo... e io e li miei saggi, così chiarito dalla chiosa del Buti: " cioè di pochi scaglioni avemmo esperienza, cioè pochi ne montammo, perché venne la notte " (v. LEVARE); con lo stesso valore ricorre, ancora in rima equivoca con saggio (" savio "), pure in Detto 286.