SAHAGUN (A. T., 39-40)
Cittadina spagnola nella provincia di León, situata a 829 m. s. m., tra i fiumi Valderachay e Ca, sulla sinistra di quest'ultimo, con circa 3000 ab. Il monastero di Sahagún, dal quale dipendevano fin 130 monasteri, è talmente rovinato, che appena se ne riconoscono i pilastri, del periodo di transizione romanico-gotico. Le chiese di architettura laterizia esistenti a Sahagún tendono a una semplicità che le distingue da altre costruzioni puramente moresche, e costituiscono un gruppo romanico di transizione su base già ogivale. Esse sono: S. Manzio, del 1184.; S. Lorenzo, della fine del sec. XII, a tre navate e tre absidi, con decorazione esterna di file sovrapposte di archi leggermente a ferro di cavallo, che insieme con altri particolari rivelano l'impronta dello stile mudéjar; S. Tirso, del sec. XI, con la navata maggiore coperta a tetto, ma con absidi a vòlta; e il santuario della Pellegrina, già convento di francescani fondato nel 1257.
Bibl.: R. Escalona, Historia de Sahagún, Madrid 1782; V. Lampérez, Historia de la arquitectura cristiana española e la edad media, II, ivi 1909; M. Gömez Moreno, Catalogo monumental de León, ivi 1925; B. Fletcher, Historia de la arquitectura, ecc., II: trad. di A. Calzada, Historia de la arquitectura en España, Barcellona 1928; Marqués de Lozoya, Historia del arte hispánico, II, Barcellona 1934.