Sahara Occidentale
(App.V, iv, p. 599; v. sahara spagnolo, App. III, ii, p. 647; IV, iii, p. 257)
Popolazione e condizioni economiche
di Giandomenico Patrizi
Il censimento del 1994 aveva rilevato 252.146 ab., che nel 1998, secondo una stima delle Nazioni Unite, sarebbero saliti a 275.000: un incremento medio annuo cospicuo, intorno al 22‰, e tuttavia inferiore a quello, elevatissimo, che deriverebbe dal solo saldo naturale (nel 1997 il tasso di natalità era attestato sul 46‰ e quello di mortalità sul 17‰); occorre infatti tener conto dei frequenti movimenti in uscita (sono molti i Saharawi che si trasferiscono in Algeria, in Mauritania e in Marocco per sfuggire alle loro precarie condizioni), solo in parte compensati dai movimenti in entrata, dovuti ai coloni marocchini che, per un preciso disegno del loro governo, si stabiliscono nel paese (v. oltre: Storia). È da tener presente che le cifre della stima - e dello stesso censimento - vanno accettate con molte riserve, sia per la difficoltà di controllare i movimenti migratori, sia perché una non piccola quota della popolazione conserva un genere di vita nomade o seminomade e oltrepassa frequentemente nei due sensi i confini con gli Stati vicini. Non si dispone di cifre ufficiali recenti per la popolazione del capoluogo, al-῾Uyūn, che certamente supera di molto i 100.000 abitanti.
Le attività economiche che occupano la maggior parte della forza lavoro continuano a essere quelle del settore primario (allevamento di ovini, caprini e camelidi; coltivazione di cereali nelle oasi; pesca costiera), solo in modesta misura ammodernate attraverso investimenti decisi dal Marocco per rafforzare presenza e incisività nel territorio che aspira ad annettersi. Gli interventi più significativi sono alcuni impianti per l'irrigazione e l'avvio della costruzione di un porto peschereccio a Boujdour. L'attività di gran lunga più importante, anche se ha risentito negativamente delle difficili condizioni del paese, rimane comunque l'estrazione dei fosfati dai ricchi giacimenti di Bou Craa, con il cui pieno sfruttamento si calcola che il Marocco potrebbe quasi raddoppiare la sua già rilevante produzione.
bibliografia
A. Masturzo, Un referendum per il Sahara Occidentale. Il ruolo del censimento tra difficoltà demografiche e contrasti politici, in L'Universo, 1997, pp. 762-88; N. Fusco, Verso la fine del conflitto nel Sahara Occidentale, in Bollettino della Società geografica italiana, 1998, pp. 167-72.
Storia
di Silvia Moretti
Il territorio del S. O. fu di fatto interamente incorporato dal Marocco nel 1979, e da allora è stato teatro di una guerra strisciante tra lo stesso Marocco e la Repubblica Democratica Arabica Saharawi proclamata nel 1976 dal Frente Polisario. Nonostante dal 1991, con l'approvazione del Consiglio di sicurezza dell'ONU, sia in vigore il cessate il fuoco tra le parti, i due schieramenti hanno continuato a combattersi, non riuscendo di fatto a raggiungere un accordo sul referendum di autodeterminazione del popolo saharawi, originariamente previsto per il 1992 e da allora più volte rinviato. Forti divergenze in merito all'ammontare complessivo della popolazione avente diritto al voto hanno ostacolato i piani di attuazione del referendum: tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, infatti, gran parte della popolazione saharawi si rifugiò fuori dei confini del S. O. (prevalentemente in Algeria), mentre dal Marocco partivano numerosi contingenti di coloni. L'ostruzionismo marocchino e la mancanza di un accordo sui criteri di individuazione dell'elettorato (per es., se dovessero o meno essere compresi i cittadini del Marocco insediatisi nel paese dopo il 1976) determinarono lo stallo delle trattative. Per sbloccare la situazione fu organizzata la MINURSO (Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale), presente sul territorio già dal 1991 con il compito di sorvegliare il rispetto del cessate il fuoco, di facilitare il rientro dei profughi e di accelerare i tempi di attuazione del referendum.
bibliografia
M. de Froberville, Sahara occidental: la confiance perdue, Paris 1996; K. Mohsen-Finan, Sahara occidental: les enjeux d'un conflit régional, Paris 1997.