ṢAIDĀ (A. T. 88-89)
Ā Città della Repubblica Libanese, a 60 m. s. m., a SO. di Beirut, sul pendio NO. di un piccolo promontorio, a eguale distanza (45 km.) da Beirut e da Ṣūr (Tiro), sul fiume Nahr el-Wālī (antico Bostrenus). È capoluogo del cazà omonimo, che aveva nel 1923 una popolazione di 53.596 ab.; sede di un tribunale di prima istanza, di un qāḍī sciita (1926), di un vescovo greco-ortodosso, di un vescovo maronita residente a Deir el-Qamar e di un vescovo melkita. Aveva nel 1895 una popolazione di 11.300 ab., nel 1930 circa 12 mila, di cui 7.500 musulmani, 600 ebrei e i rimanenti cristiani.
Circondata di agrumeti, possiede otto moschee, numerose zavie, quattro chiese cattoliche (due latine), una chiesa greco-ortodossa, una protestante e una sinagoga. La moschea al-Giāmi‛ al-kabīr è l'antica chiesa di San Giovanni, la moschea di Abū Nakhleh l'antico S. Michele. Bei bagni pubblici, fra cui l'al-Hammām al-giadīd, costruito dall'emiro Fakhr ed-Dīn, al quale si deve anche il Khan dei Francesi (khān fransāwī). A SE. della città la fortezza Qal‛at al-Mu‛izzeh; all'estremità NE un ponte di otto archi congiunge alla costa l'isolotto Qal ‛at al-baḥr, con rovine di un castello del sec. XIII.
Le sue vie di comunicazione sono poco sviluppate: la via costiera Ṣādy-Ṣūr-el-Bayāḍah la collega con la Palestina, la Ṣaidā-en-Nabātiyeah-Merǵ ‛Ayūn con la Siria meridionale.
Produce frutta, cereali, sapone, seta. Il suo porto principale, a S., è ora inutilizzato; il porto N. può ricevere soltanto piccole navi.
Ṣaidā fu conquistata nel 637 da Yazīd ibn Abī Sufyān e fu uno dei porti militari di Damasco sotto i califfi. Presa nel dicembre 1110 dai crociati (che la chiamavano Sagitta, sagète, Sayette), divenne un feudo alle dirette dipendenze del regno di Gerusalemme. Occupata da Saladino nel 1187, ripresa dai crociati nel 1228, fortificata da S. Luigi nel 1253, devastata dai Mongoli, passò nel 1260 ai Templari, e in quell'anno fu definitivamente ripresa dai musulmani, che ne distrussero le fortificazioni. Ebbe un periodo di floriflezza sotto l'emiro Fakhr ed-Dīn (fine del sec. XVI), che vi costruì importanti edifici. Nel sec. XVIII il suo porto soffrì la concorrenzȧ di quello di Acri. La fortezza del porto S. fu bombardata e distmtta dalle flotte europee alleate nel 1840.
La città venne staccata nell'agosto 1920 dalla Siria e fu annessa al Libano.