Uomo politico e magistrato inglese (n. 1598 circa - m. 1673); fu uno dei capi dell'opposizione parlamentare contro Carlo I. Difese (1638) J. Hampden accusato di rifiuto al pagamento dell'imposta navale. Eletto nel Parlamento lungo e in quello corto, coadiuvò J. Hampden e J. Pym nella resistenza alle imposte arbitrarie. Il re lo nominò "solicitor general" (1641), ma fu poi destituito (1643) anche perché era stato attivo nella persecuzione del conte di Strafford. Amico di Cromwell, di cui sposò la cugina, nella guerra civile fu uno dei capi del partito parlamentare; sostenne poi l'esercito nel dissidio con il Parlamento. Rifiutò di agire come commissario al processo di Carlo I e non partecipò all'istituzione del Commonwealth. Inviato all'Aia a negoziare un'alleanza tra Inghilterra e Olanda, fallì nella missione (1651), mentre riuscì in un simile mandato in Scozia (1651). Escluso dai pubblici uffici alla restaurazione, abbandonò l'Inghilterra nel 1662.