SAINT LAURENT, Louis Stephen
Uomo politico e giurista canadese, nato a Compton, Quebec, il 1° febbraio 1882. Dopo aver studiato alla Laval University di Quebec, si dedicò all'avvocatura, nella quale percorse una carriera brillantissima, divenendo la maggiore personalità canadese nella sua professione; professore nel 1914 alla facoltà di Legge della Laval Univ., nel 1930 fu eletto presidente dell'associazione canadese degli avvocati, e nel 1932 presidente onorario a vita. Dedicatosi tardi alla vita politica, entrò nel partito liberale e nel 1941 fu nominato ministro della Giustizia e procuratore generale nel governo di W. L. Mackenzie King, carica che tenne fino al 1946. Divenuto intanto esperto di politica internazionale, partecipò come presidente della delegazione canadese alla conferenza di S. Francisco (1945), e nel 1946 lasciò la Giustizia per divenire ministro degli Esteri. Come tale, presiedette la delegazione canadese alle assemblee generali delle N. U. del 1946 e 1947; qui lanciò l'idea di quella che fu poi la NATO, della quale è stato sempre caldo sostenitore. Nel 1948 fu eletto a succedere al King nella presidenza del partito liberale; lasciati gli Esteri nello stesso anno, tornò alla Giustizia, ma poco dopo divenne Primo ministro del Canada, succedendo al King, che aveva già dovuto sostituire nella conferenza dei Primi ministri del Commonwealth britannico. La sua posizione politica fu rafforzata dalla vittoria elettorale liberale nel 1949, sì che egli ha potuto esplicare una vasta azione intesa ad aumentare e consolidare il prestigio del Canada come potenza mondiale (tra l'altro, ha compiuto un largo giro di visite, a partire dal 1954, negli S. U. A., in Gran Bretagna, in Francia, Germania, Italia, India, ecc.). Notevole anche la sua opera di politica interna (entrata di Terranova nella Confederazione canadese, 1949) e nel campo costituzionale e giuridico. Battuto alle elezioni con ristretto margine di voti nel 1957, ha lasciato il governo e, benché rieletto deputato, si è ritirato dalla vita politica, lasciando anche, nel 1958, la presidenza del partito liberale a B. Pearson.