SAINT-NECTAIRE
Centro della Francia (dip. Puy-de-Dôme) situato in Alvernia, a S di Clermont-Ferrand.La leggenda fiorita intorno alla figura di s. Netterio, discepolo del primo vescovo di Alvernia, s. Austremonio, si sviluppò nel corso dei secc. 11°-12° nell'ambito di una signoria feudale insediata nelle montagne occidentali dell'Alvernia. La chiesa di S., certamente di origine castrense, nella quale erano custodite le reliquie del santo, fu donata ai monaci dell'abbazia di La Chaise-Dieu tra il 1146 e il 1178 e divenne sede di un priorato. Il castello e la chiesa sorsero su una collina denominata monte Cornadore. La data di costruzione dell'edificio romanico resta tuttora incerta: gli storici suggeriscono una datazione più o meno precoce, a seconda del ruolo che presumono abbiano avuto nel cantiere i monaci di La Chaise-Dieu. La pianta e l'alzato della chiesa, malgrado le dimensioni relativamente ridotte, presentano le caratteristiche essenziali delle principali chiese romaniche alverniati. La navata principale - a quattro campate - è preceduta da un nartece con tribuna: la volta a tutto sesto è contraffortata dalle mezze volte a botte delle tribune che sovrastano le navate laterali; gli archi che separano la navata principale dalle navate laterali poggiano, anziché su pilastri a colonne incassate come nelle altre grandi chiese alverniati, su massicce colonne circolari. La cupola della crociera è sorretta da archi e trombe: mezze volte a botte ne garantiscono l'equilibrio a N e a S e il raccordo con i bracci del transetto, coperti con volte a tutto sesto, in ognuno dei quali si apre una cappella. Il santuario, a due campate, è circondato da un deambulatorio sul quale si aprono tre cappelle radiali.Il restauro del sec. 19° ha profondamente modificato l'aspetto esterno dell'edificio; gli spazi circostanti la chiesa sono stati liberati e livellati (le rovine del castello sono state rimosse), in modo da isolare sulla collina l'edificio, secondo le concezioni estetiche dell'Ottocento. Per i restauri, gli architetti si sono ispirati sia alle altre chiese romaniche alverniati sia alla rappresentazione di una chiesa che compare su uno dei capitelli del coro.L'esterno dell'edificio, in particolare la zona del capocroce, è caratterizzato da una sovrapposizione piramidale dei volumi; ogni livello è sottolineato da cornici sostenute da modanature a riccio, da aperture sormontate da cordonature, da nicchie con colonnine, da coronamenti a timpano. Il rivestimento policromo a scacchiera del coro e dei bracci del transetto è un intervento del sec. 19°, così come le arcate cieche al livello delle tribune; sono stati rifatti le due torri di facciata, di dimensioni ineguali, e il campanile, parzialmente distrutto all'epoca della Rivoluzione francese, che oggi si presenta sopraelevato rispetto al progetto originale.Tutti i capitelli del presbiterio sono scolpiti e il loro programma iconografico, ispirato al più generale concetto di salvezza, comprende scene della Vita di Cristo e dell'Apocalisse e il Giudizio finale; sono opera di due diverse botteghe, delle quali una fu forse attiva anche a Notre-Dame-du-Port a Clermont-Ferrand.Nel tesoro della chiesa sono conservate due statue-reliquiario datate al sec. 12°: un busto di s. Baudimo, compagno di s. Netterio, e una Vergine in trono.
Bibl.: F. Forestier, L'église et la paroisse de Saint-Nectaire, Clermont-Ferrand 1878; B. Craplet, Auvergne romane (La nuit des temps, 2), La Pierre-qui-Vire 1955 (1972⁴); Z. Swiechowski, La sculpture romane d'Auvergne (Bibliophile d'Auvergne, 16), Clermont-Ferrand 1973; H. McBee, The Sculptural Program of the Hemicycle Capitals in the Church of Saint-Nectaire (tesi), Ann Arbor 1981; X. Barral i Altet, Art roman en Auvergne, Rennes 1984; A. Heyman, The Representation of the Holy Sepulchre in Auvergnat Romanesque Sculpture: a Reflection of Crusader Patrons?, in Autour de la première croisade, a cura di M. Balard, Paris 1996, pp. 633-642; B. Phalip, Art roman, culture et société en Auvergne. La sculpture à l'épreuve de la dévotion populaire et des interprétations savantes (Publications de la Faculté des lettres et sciences humaines de l'Université Blaise Pascal, 46), ClermontFerrand 1997.G. Fournier