SAINT-PAUL-TROIS-CHATEAUX
SAINT-PAUL-TROIS-CHÃTEAUX (lat. Augusta Tricastinorum)Centro della Francia sudorientale, situato in Provenza, nella media valle del Rodano (dip. Drôme).
La città medievale di S., già sede episcopale attestata agli inizi del sec. 6°, si sviluppò a partire dal settore nordorientale dell'antica Augusta Tricastinorum, civitas della provincia Viennensis. Rimane incerto se l'ubicazione del primo gruppo episcopale, posto in prossimità del centro della città antica, debba essere individuata nelle chiese di Saint-Jean e di Notre-Dame: la prima, in rovina, è posta a fianco dei resti di un grande monumento - forse di natura pubblica - della prima epoca imperiale romana, nell'angolo sud-ovest della cinta medievale; la seconda, scomparsa nel sec. 16°, era situata a S della prima, all'esterno della stessa cerchia muraria. Scavi condotti nel 1991 hanno comunque dimostrato che l'ubicazione periferica della cattedrale del sec. 12°, nella zona nord della città, si colloca di poco all'esterno della cinta augustea, in una zona cimiteriale suburbana utilizzata in epoca tardoantica e altomedievale. Essa potrebbe quindi derivare da una basilica dedicata ai santi apostoli e martiri, citata nella Vita di Paolo (AASS, Februarii, I, Paris-Roma, pp. 92-93), vescovo di S., quale luogo di sepoltura di questo santo eponimo, futuro contitolare della cattedrale medievale. Anche la scoperta, avvenuta nel 1990, di un'importante recinzione corale di epoca carolingia, reimpiegata nelle fondazioni della chiesa romanica, impone una riconsiderazione delle fonti del sec. 12° che suggeriscono l'esistenza di un monumento del 9° secolo.La cattedrale costituiva il limite settentrionale di un quartiere episcopale già noto come tale agli inizi del sec. 13°, in una zona più bassa in rapporto al castello del vescovo-conte, posto su di un'altura verso E, e a N rispetto al centro della città bassa. L'urbanizzazione medievale, sviluppatasi a partire da questi poli, ebbe un primo esito intorno alla fine del sec. 12° nella costruzione di una cinta comune che, seppure diverse volte risistemata, è ancora parzialmente conservata.Dell'architettura civile medievale della città rimangono alcune case di abitazione o singoli elementi costitutivi di esse (secc. 13°-16°) e alcuni resti del castello, andato in rovina nel corso delle guerre di religione, riedificato nel sec. 17° e distrutto nel corso della Rivoluzione francese. A parte la cattedrale romanica, la chiesa di Saint-Jean, ricostruita certamente in occasione della donazione ai Templari nel 1136, è il solo edificio medievale noto di cui rimangano vestigia in alzato.La cattedrale di Notre-Dame-et-Saint-Paul, divenuta parrocchiale dopo la soppressione della sede vescovile nel 1802 e restaurata nel sec. 19°, è uno dei monumenti più importanti della seconda fase del Romanico in Provenza. Di dimensioni notevoli in rapporto al piccolo agglomerato che lo ospita, l'edificio, a croce latina, interamente coperto a volte, associa un corpo longitudinale basilicale su tre campate a un capocroce a tre absidi precedute da un transetto sporgente. La qualità della tessitura muraria in pietra da taglio va di pari passo con quella di una sviluppatissima decorazione di ispirazione antica.La costruzione venne avviata prima del 1120 a partire dal capocroce e dal transetto, innalzati in più tappe procedendo per fasce orizzontali. Nella parte inferiore, la decorazione si concentra nell'abside principale, il cui emiciclo interno, strutturato su di un'archeggiatura cieca su colonnette al di sotto di una calotta a nervature, è inserito in un poligono a cinque lati, segnati dalla presenza di pilastri angolari sotto una cornice a mensole. Disposto intorno allo spazio occupato dall'altare maggiore romanico e delimitato da un sýnthronon con seggio vescovile assiale, il mosaico absidale, in cui compaiono la Gerusalemme celeste e i simboli degli evangelisti, risale al secondo quarto del sec. 12°, epoca del completamento del transetto.La costruzione del corpo longitudinale, i cui muri d'ambito erano già stati iniziati, venne ripresa a partire dal 1180, per essere completata solo tra il 1216 e il 1222. In un primo tempo una modifica del progetto iniziale, ispirato al Saint-Trophime di Arles, integrò nella disposizione dell'alta navata centrale, fiancheggiata dalle semibotti delle navate laterali, strette e non decorate, una sontuosa decorazione all'altezza del cleristorio, annunciato all'esterno del muro meridionale da una tripla archeggiatura cieca. Al di sopra di una cornice di foglie d'acanto preceduta da un fregio animato da personaggi, si sviluppa un falso triforio a nicchie, tra alte semicolonne con scanalature spiraliformi, dotate di capitelli corinzi, che sostengono gli arconi trasversi di una volta a botte a pieno centro. A questa decorazione architettonica, che si ritrova semplificata all'essenziale nelle due campate occidentali, si aggiunge quella dei portali non finiti, i quali si rifanno alla prestigiosa architettura degli archi trionfali della prima epoca imperiale romana: a S la porta ad archivolto riccamente scolpito è collocata sotto un portico rimaneggiato nel sec. 15°; a O la porta è fiancheggiata da due coppie di lesene e di semicolonne addossate alla spoglia facciata. La finestra della campata occidentale della navata laterale sud, sormontata da un archivolto simile, si apriva forse sul chiostro, andato perduto ma citato ancora nel 17° secolo.Oltre a un rilievo istoriato romanico, pervenuto mutilo, scolpito su uno dei pilastri, il corpo longitudinale conserva diversi cicli di pitture murali di epoca gotica (secc. 14°-15°).
Bibl.:
Fonti. - Gallia Christiana Novissima, a cura di J.H. Albanès, U. Chevalier, IV, Saint-Paul-Trois-Châteaux, Valence 1909; Cartulaire de l'évêché de Saint-Paul-Trois-Châteaux, a cura di J. de Font-Reaulx, Valence 1950; Cartulaire de la commanderie de Richerenches de l'ordre du Temple (1136-1214), a cura di F. de Ripert-Monclar (Mémoires de l'Académie de Vaucluse, 7), Avignon 1907; L.A. Boer de Sainte-Marthe, Histoire de l'église cathédrale de Saint-Paul-Trois-Châteaux, Avignon 1710; id., Additions à l'histoire de l'église cathédrale de Saint-Paul-Trois-Châteaux, Avignon 1731.
Letteratura critica. - N. Delacroix, Statistique du département de la Drôme, Valence 1835; H. Revoil, Architecture romane du Midi de la France, 3 voll., Paris 1873: I, pp. XVIII-XIX; III, p. 14, tavv. XXX-XXXIV; L.H. Labande, Saint-Paul-Trois-Châteaux, CAF 76, 1909, pp. 112-121; F. Vernet, La cathédrale de Saint-Paul-Trois-Châteaux, Romans 1930; J. Vallery-Radot, Le domaine de l'école romane de Provence, BMon 103, 1945, pp. 5-63; G.A. Durbec, Les Templiers en Provence: formation des commanderies et répartition géographique de leurs biens, Provence historique 9, 1959, pp. 3-37, 97-132, tavv. 13-14; M. Roques, Les peintures murales du Sud-Est de la France, Paris 1961; L. Boisse, Eglises et chapelles du Tricastin (et périphérie), s.l. 1964; Dictionnaire des églises de France, II D, Alpes-Provence-Corse, Paris 1966, pp. 145-146; V. Lassalle, L'influence antique dans l'art roman provençal, Revue archéologique de Narbonnais, 1970, suppl. 2, pp. 81-85; A. Borg, Architectural Sculpture in Romanesque Provence (Oxford Studies in the History of Art and Architecture), Oxford 1972, pp. 94-109; R. Pinet, La cathédrale de Saint-Paul-Trois-Châteaux, Lyon 1973; J.M. Rouquett, Provence romane (La nuit des temps, 40), I, La Pierre-qui-Vire 1974, pp. 70-79, 113-121; H. Lavagne, Recueil général des mosaïques de la Gaule (Gallia, suppl. 10), III, Paris 1979, pp. 5-6, 157-161, tavv. 61-65; P.A. Fevrier, Saint-Paul-Trois Châteaux, in Topographie chrétienne des cités de la Gaule des origines au milieu du VIIIe siècle, III, Province ecclésiastique de Vienne et d'Arles, Paris 1986, pp. 85-87; A. Hartmann-Virnich, La cathédrale de Saint-Paul-Trois-Châteaux, in Cathédrales de Rhône-Alpes (Cahiers René de Lucinge, 4), Lyon 1988, pp. 60-66; id., Saint-Paul-Trois-Châteaux. Cathédrale Notre-Dame-et-Saint-Paul, in La Drôme romane, a cura di P. Carlier, Taulignan 1989, pp. 86-91; D'Augusta Tricastinorum à Saint-Paul-Trois-Châteaux (Drôme), a cura di T. Odiot, V. Bel, M. Bois (Documents d'archéologie en Rhône-Alpes, 7), Lyon 1992; A. Hartmann-Virnich, Saint-Paul-Trois-Châteaux et Saint-Trophime d'Arles et l'église romane à trois nefs en Provence rhodanienne: architecture, construction, évolution (tesi), Aix-en-Provence 1992, pp. 1-204, 636, 743-831; id., Saint-Paul-Trois-Châteaux und Saint-Trophime in Arles (Veröffentlichungen der Abteilung Architektur des kunsthistorischen Institutes der Universität Köln, 45), 2 voll., Köln 1992: I, pp. 1-298; II, pp. 624-736; id., La cathédrale Notre-Dame-et-Saint-Paul de Saint-Paul-Trois-Châteaux (Drôme), CAF 150, 1992, pp. 239-278; id., Saint-Paul-Trois-Châteaux. Ancienne cathédrale Notre-Dame-et-Saint-Paul, in Peintures murales médiévales des églises de Rhône-Alpes (Art et archéologie en Rhône-Alpes. Cahiers René de Lucinge, 7), Lyon 1998, pp. 54-60.A. Hartmann-Virnich