SAKARYA (Sakarya Irmaǧ; A. T., 88-89)
Fiume dell'Asia Minore, il più occidentale dei grandi fiumi della penisola tributarî del Mar Nero. Il suo corso, formato di solchi longitudinali con direzione generale E.-O., raccordati da tronchi trasversali diretti da S. a N., ripete le caratteristiche da quelle degli altri fiumi del versante settentrionale dell'Asia Minore. Il Sakarya ha le sue origini nella Frigia settentrionale, e, dopo avere descritto un'ampia curva a N., scorre verso oriente in una valle longitudinale, indi piega a N., lambendo il piede del Boz dağ, ai margini della grande conca interna della Licaonia. Presso le rovine dell'antica Gordium riceve da sinistra il Pursak Çayï che ha un corso press'a poco parallelo a quello del Sakarya e scorre in un lungo solco longitudinale utilizzato dalla ferrovia Eskişehir-Angora. Dopo essersi arricchito delle acque di questo importante affluente, il Sakarya volge a NO., riceve da destra l'Angara Su, che bagna Angora, e il Kirmir Çayï, indi piega a O. per scorrere in una valle longitudinale parallela a quella percorsa più a S. dal Pursak Çayï, e separata da essa da una catena montuosa formata dal Mihaliççik dağ, Diümdiken dağ, ecc. Volge quindi ancora verso N. e infine verso NE. per attraversare la conca di Adapazarï, che sorge a sinistra del fiume, e metter foce nel Mar Nero. Nell'ultimo tratto del corso portano al Sakarya il tributo delle loro acque, da destra il Gönik Suyu e il Mudurn Çayï, da sinistra l'emissario del Sapanca Gölü. A valle di Adapazarï le acque del Sakarya, abbondanti e ricche di limo, spesso straripano, facendo innalzare il livello del terreno e rendendo instabile il letto fluviale. Di progetti di sistemazione per regolarlo e renderlo navigabile si trova già traccia negli annali bizantini, ma neppure quelli presentati recentemente sotto il governo turco sono stati realizzati. Presso Adapazarï Giustiniano fece erigere sul fiume un ponte che ora, per lo spostamento del letto, non attraversa più la corrente principale, mentre le alluvioni ne hanno ormai coperto la base delle vòlte.
Il Sakarya, che è l'antico Sangarius, ha un corso lungo 650 km. Solo per un breve tratto, a monte di Adapazarï, la sua valle è percorsa dalla ferrovia Costantinopoli-Eskişehir.