Vedi SALAMINA dell'anno: 1965 - 1965 - 1997
SALAMINA (Σαλαμίς, Salamina)
Isola della Grecia, nel golfo Saronico, separata a N-E dall'Attica dallo stretto omonimo. La città più antica di S., capoluogo dell'isola, sorgeva sulla costa meridionale, di fronte ad Egina (Strabo, ix, 392); al tempo della conquista ateniese fu trasportata sulla costa orientale, di fronte all'Attica, vicino al promontorio di Cinosura. Indipendente nei poemi omerici (il signore dell'isola è Aiace, il figlio di Telamone), passò in seguito sotto il dominio di Megara, alla quale fu contesa da Atene, sino a che, nel periodo di Solone e Pisistrato, passò in possesso di questa città, della quale formò una cleruchia. Nella metà circa del IV sec. a. C., S. pare abbia avuto il diritto di battere moneta propria.
I più antichi rinvenimenti provengono da una necropoli micenea situata presso l'odierno arsenale. Della città più recente Pausania (1, 35, 3) menziona le ἀγορᾶς ἐρείπια e il ναὸς Αἶαντος, ricordato anche da iscrizioni (I.G., ii, 467 ss.). Un'altra iscrizione (I.G., i, 420) ricorda un altare dedicato ai dodici dèi. Si ha notizia anche dell'esistenza di alcune statue, tra cui una di Solone. Solo pochissimi resti di mura e di edifici rimangono oggi, tutti appartenenti alla città soloniana: tutte le identificazioni avanzate rimangono però ipotetiche. La bassa altura (Tumulo di Μαγοῦλα) situata sul promontorio di Cinosura è ritenuta, senza alcuna prova, il polyandrèion dei Greci caduti nella battaglia. Recentemente sarebbe stato anche localizzato il forte Boudoron, ricordato per la prima volta da Tucidide (ii, 93-94).
Ma la fama dell'isola è legata soprattutto alla battaglia decisiva che si svolse tra Greci e Persiani alla fine di settembre del 480 nelle acque dello stretto. Una ricostruzione sicura di tutti i momenti della battaglia non è ancora stata raggiunta, nonostante le numerose descrizioni delle fonti, prima tra tutte quella di Eschilo (Persiani, vv. 337-471), testimone oculare dell'avvenimento.
Bibl.: Storia e topografia: Bürchner, in Pauly-Wissowa, I A, 1920, c. 1831, s. v. Salamis; D. Levi, in Enc. It., XXX, 1936, p. 489 s., s. v., con bibl. prec. Per l'identificazone del forte: W. E. McLeod, Boudoron, An Athenian Fort on Salamis, in Hesperia, XXIX, 1960, p. 316 ss. Sulla battaglia, tra gli ultimi studî: G. Smets-A. Dorsinfang-Smets, La bataille de S. Les Sources, in Mélanges H. Grégoire, Bruxelles 1953, p. 409 ss.; W. Kendrick Pritchett, Toward a Restudy of the Battle of Salamis, in Amer. Journ. Arch., LXIII, 1959, p. 251 ss.; N. G. L. Hammond, in Journ. Hell. Stud., LXXVI, 1956; id., in Amer. Journ. Arch., LXIV, 1960, p. 367 ss.; W. Marg, Zur Strategie der Schlacht von Salamis, in Hermes, XC, 1962, p. 116 ss.