SALE delle Langhe
Paese della provincia di Cuneo, nell'alta Langa, situato a 615 m. s. m. Notevole nel centro la chiesa romanica di S. Giovanni Battista (circa sec. XI), costruita probabilmente sulle rovine di un tempio pagano; presso di essa, sin dalla fine del Medioevo, sorgeva la villa di Sale, castello già dei marchesi di Ceva, e ora appartenente agl'Incisa, in cui si conservano pregevoli oggetti d'arte.
Storia. - Nel territorio si rinvennero sepolcri, lapidi, vasi, ecc., dell'epoca romana. Nel sec. X è tradizione che sia stata devastata dai Saraceni. Sale è menzionata in un diploma del 1033, come appartenente agli Obertenghi, conti di Luni. Verso il 1100 era in possesso dei marchesi del Vasto, indi, probabilmente dal 1142, entrò a far parte del marchesato di Ceva, di cui per quattro secoli, fino al 1531, seguì le vicende. Circa il 1300 si costituì in comune, e copia dei suoi statuti comunali del 1330 esiste ancora. Dai marchesi di Ceva la signoria di Sale passò, nel 1601, alla Madonna di Vico; nel 1605 ai Germonio, nobile famiglia del luogo, prima col titolo di consignori, indi (1619) di conti, poi (1641) di marchesi; e, nel 1686, ai conti Incisa di Camerana, attuali marchesi di Sale.
Il territorio comunale (19,03 kmq.), collinoso, ma fertile e ben coltivato, produce vini, cereali, formaggi, tartufi. Nel 1931 il comune contava una popolazione di 1370 ab.
Bibl.: G. Olivero, Memorie storiche... di Ceva, Ceva 1858, passim; G. Casalis, Dizionario geografico, ecc., s. v.