sale
Ha il significato reale solo in Fiore XXXVIII 7 questo Dio... t'ha condotto a tale / ch'ogne vivanda mangi sanza sale. È inserito in un contesto allegorico nella profezia di Cacciaguida a D.: Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui (Pd XVII 58), " amaro e chiaro testo " per l'Ottimo; ma Benvenuto precisa: " idest, quam sapidus est panis alienus; est enim valde amarus et panis doloris; nam veh illis qui ad alienum appetitum comedunt ". Sull'amarezza del pane dell'esilio insistono quasi tutti i commentatori, che mettono anche in evidenza l'eco biblica: " Nos autem memores salis, quod in palatio comedimus " (I Esdra 4, 14).
Il Lombardi, dal canto suo, osservando che ‛ costar salato ' si dice di cosa che si compri a caro prezzo, non trova assurdo dare all'espressione il senso di " a qual caro prezzo si mangi ".
S. per " mare " risponde al significato originario del vocabolo nelle lingue classiche (cfr. il greco ἅλς, ἁλός e il latino sal, salis); limitatamente ai testi latini noti a D. si veda Virg. Aen. I 173 " sale tabentis artus in litore ponunt ", III 385 " salis Ausonii... aequor ", V 848 " salis placidum vultum ", e 866 " rauca adsiduo longe sale saxa sonabant ", VI 697 " stant sale Tyrreno classes ", ecc.; Lucano X 257 " aequoreosque sales longo nitescere tractu ": su questo solco l'occorrenza dantesca di Pd II 13 metter potete ben per l'alto sale / vostro navigio.
Tradizionale anche il senso metaforico di s. come " intelligenza ", " discernimento ": ed egli avesse alquanto sale in testa (Fiore XCIII 6).