SALENIDI (lat. scient. Salenidae)
Sottofamiglia di Echinidi Olophymidae, stabilita da Haime nel 1849, per quelle specie a tubercoli imperforati, a disco centrale persistente, con numerose placche periproctali, distinte dalle valvulari anali. Comprende varî generi per lo più fossili.
Il genere più importante è Salenia Gray, del Neocomiano, rappresentato ancora nei nostri mari; annovera un centinaio di specie per lo più di medie dimensioni, a guscio gonfio, a peristoma variabile, mediocremente intaccato, ad apice diciclico, con una placca sopranale, che spinge il periprocto a destra, tra il disco e le genitali 1 e 5, e talora sull'ocellare I. Ambulacri stretti, a piastre maggiori formate da due primarie, che portano dei granuli mammellonati; sono presenti due serie di grossi tubercoli interambulacrali; radioli allungati, lisci, con anello e colletto striati. Es., S. scutigera Münster, del Cenomaniano; una specie vivente è S. Patersoni Agassiz.