SALEP
Nome derivato dall'arabo volgare saḥleb, che a sua volta deriva dall'arabo classico [khuṣā ath-] tha‛alab "testicoli di volpe", dato alla droga costituita dai tuberi disseccati di alcune Orchidee terrestri, particolarmente Orchis (O. morio, pyramidalis, globosa, militaris, maculata), Ophrys, Serapias, ecc. Però il salep indiano, che è il più pregiato, è fornito da alcune Eulophia (E. campestris, herbacea) che vivono in Asia. I tuberi sono ovali, globosi o appiattiti, duri, pesanti, più o meno grinzosi, di color giallastro o bruniccio, di lieve odore caratteristico e sapore mucillaginoso. La droga si trova anche sotto forma di polvere giallastra: contiene mucillagine o bassorina 48%, amido 27%, zucchero in piccole quantità, ossalato di calcio in rafidi, sostanze albuminoidi. Si usa come emolliente e per confezioni pillolari. Serve anche come addensante nei colori.