BANDINI, Sallustio Antonio
Nato a Siena nel 1677, morto nel 1760. Iniziò la carriera delle armi, ma preferì poi ritirarsi in campagna e dedicarsi all'agricoltura e agli studî. Nel 1705 prese gli ordini sacri e divenne arcidiacono nel 1723. Fu presidente dell'Accademia dei Fisiocritici, si occupò anche di letteratura e pronunciò discorsi all'Accademia degli Intronati. Nel 1737 scrisse il suo famoso saggio sulla Maremma senese: Discorso economico, offerto in manoscritto al granduca di Toscana Francesco nel 1739, stampato solo nel 1775 (Firenze), e ristampato poi dal Custodi nei suoi Economisti classici italiani (Milano 1803, parte moderna, I).
In esso il B. rilevava l'utilità per il granducato di una bonifica della Maremma, ma si rendeva conto dell'insufficienza di tali opere se non si fossero eliminati gli ostacoli morali ed economici allo sviluppo del paese; sostenne quindi che quanto più le leggi in materia economica sono poche e semplici, tanto più sono utili; che son da abolirsi le tasse vessatorie e le regolamentazioni statali dei prezzi; che la mancanza di libertà nel commercio e nell'industria è causa di carestie; che la rapidità e la facilità degli scambî non l'abbondanza di denaro sono fattori della ricchezza di un popolo; che una sola tassa è più facile ad applicarsi e costa meno di molte, e che la tassa unica dovrebbe imporsi sulla terra.
Le sue massime, neglette da Francesco, ispirarono poi la politica di Pietro Leopoldo, ma la Maremma fu in parte risanata solo dopo che il granduca ebbe incaricato il matematico Leonardo Ximenes di studiare i problemi idrostatici del caso, e ebbe ricevuto da lui un ragguaglio favorevole alle proposte del B.
Bibl.: E. Beccarini-Crescenzi, Biografia dell'arcid. S. B., Siena 1877; F. E. Bandini-Piccolomini, Note e ricordi intorno a S. B., Siena 1880; N. Mengozzi, L'arcid. S. B., Siena 1920.