Field, Sally
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Pasadena (California) il 6 novembre 1946. Dopo una fortunata carriera televisiva, si è imposta nel cinema dove ha ricoperto con uguale efficacia ruoli comici e drammatici, eccellendo soprattutto nell'interpretazione di figure di donne indipendenti, volitive e combattive, come in Norma Rae (1979) di Martin Ritt e in Places in the heart (1984; Le stagioni del cuore) di Robert Benton, film che le hanno valso due Oscar, due Golden Globe e, il primo, anche il premio come migliore attrice al Festival di Cannes.Figlia d'arte (la madre, Margaret Field, e il patrigno, Jock Mahoney, erano entrambi attori), la F. seguì i corsi di recitazione presso la Columbia Pictures, ottenendo il ruolo della giovane ed esuberante protagonista nella fortunata serie televisiva Gidget (1965-66). Nello stesso periodo, cominciò a frequentare l'Actors Studio e nel 1967 debuttò sul grande schermo in The way West (La via del West) di Andrew V. McLaglen, senza tuttavia abbandonare la televisione, dove conquistò una crescente fama recitando in The flying nun (1967-1970), nel ruolo di una suora un po' pazza, e in Sybil (1976), TV movie in cui interpreta la parte di una donna mentalmente disturbata. In Norma Rae offrì la sua prima grande interpretazione cinematografica, nel ruolo di una giovane operaia di una filanda nel Sud degli Stati Uniti, che si batte coraggiosamente contro le prepotenze dei padroni e i pregiudizi maschili. Nel frattempo era iniziato il sodalizio, sentimentale e professionale, con Burt Reynolds, accanto al quale la F. recitò in numerosi film, generalmente costruiti sul rapporto conflittuale tra l'eroe virile ed egoista e la giovane donna un po' folle e ardita ma anche vulnerabile: Smokey and the bandit (1977; Il bandito e la "madama"), Smokey and the bandit II (1980; Una canaglia a tutto gas), Hooper (1978; Collo d'acciaio), tutti di Hal Needham, e The end (1978; La fine… della fine), diretto dallo stesso Reynolds. Continuando ad alternare genere comico e dramma, la F. ha ricoperto ruoli brillanti, come in Back roads (1981) e Murphy's romance (1985; L'amore di Murphy), entrambi di Ritt, e ha impersonato personaggi più impegnativi e drammatici: l'intraprendente giornalista che accusa ostinatamente un innocente (Paul Newman) di omicidio in Absence of malice (1981; Diritto di cronaca) di Sydney Pollack; o la giovane vedova che durante la Grande depressione lotta per mantenere il suo podere in Places in the heart. È stata poi la madre di una giovane donna (Julia Roberts), colpita da un'inguaribile malattia, in Steel magnolias (1989; Fiori d'acciaio) di Herbert Ross, e ancora una madre disperata nella storia vera Not without my daughter (1991; Mai senza mia figlia) di Brian Gilbert. Ha confermato l'ampiezza della sua gamma interpretativa anche in altri ruoli, come la diva in Soapdish (1991; Bolle di sapone) di Michael Hoffman, satira sul mondo della soap opera, la moglie del protagonista (Robin Williams) in Mrs. Doubtfire (1993; Mrs. Doubtfire ‒ Mammo per sempre) di Chris Columbus, e quello della madre in Forrest Gump (1994) di Robert Zemeckis. Nel 1996 ha ritrovato un ruolo da protagonista nel dramma di John Schlesinger Eye for an eye (La prossima vittima) e, contemporaneamente, si è dedicata anche alla produzione di film.