salmista
Con questo termine di origine dotta (latino psalmista, dal greco ψαλμιστής) D. indica sempre il re David (v.).
A questa denominazione per antonomasia si affiancano in altri passi varie perifrasi. S. appare nel secondo degli esempi di umiltà scolpiti nel ripiano della prima cornice del Purgatorio: Lì precedeva al benedetto vaso, / trescando alzato, l'umile salmista (Pg X 65); nel Convivio il termine è presente nelle didascalie che precedono alcune citazioni: Questa è quella magnificenza de la quale parlò il Salmista quando dice a Dio: " Levata è la magnificenza tua sopra li cieli " (Cv II III 11); E però dice lo Salmista... (V 12); Di questa nobilitade nostra ... s'accorse lo Salmista, quando fece quel Salmo che comincia... (IV XIX 7); cfr. pure XXIII 8. Anche nel D. latino il termine cade in contesti analoghi (cfr. Mn I XV 3, III XIV 6, Quaestio 77).