SALMONEO (Σαλμωνέυς)
Dinasta tessalo, figlio di Eolo o, secondo altre versioni, di Athamas. Già in Esiodo egli è ricordato per la sua empietà e tracotanza: e sotto questo aspetto di usurpatore delle glorie di Zeus egli viene a figurare nel mondo dei tragici.
Un cratere a colonnette del gruppo manieristico in Chicago ci mostra con notevole fantasia e vivacità S. furente, stranamente decorato di bende e di catene strappate, mentre irrompe in una sorta di danza selvaggia, brandendo una falsa folgore che dovrebbe nella sua intenzione assimilarlo a Zeus. In un altro contesto, ma sempre con ovvî riferimenti al mondo teatrale, nella storia di Tyrò, l'eroe ci appare come un vecchio fragile e incerto mentre assiste sgomento all'apoteosi di Tyrò e alla punizione della crudele matrigna Siderò in un'arula di Locri.
Bibl.: E. Gardner, in Am. Journ. Arch., III, 1899, tav. IV; J. Ilberg, in Roscher, IV, 1909-15, c. 290 ss., s. v. Salmoneus; K. Robert, in Hermes, LI, 1916, p. 273 ss.; G. E. Rizzo, in Mem. Acc. Nap., IV, 1919, p. 125 ss.; Pauly-Wissowa, I A, 1920, c. 1989 ss., s. v. Salmoneus.