MUNK, Salomon
Orientalista, nato a Gross-Glogau il 14 marzo 1803, morto a Parigi il 5 febbraio 1867. Studiò a Berlino, a Bonn e a Parigi, dove si stabilì, e dove ottenne nel 1838 il modesto ufficio di catalogatore dei manoscritti ebraici, aramaici e arabi della Bibliothèque Nationale. Contemporaneamente, nonostante gravissime difficoltà economiche, si dedicava con ardore al lavoro scientifico originale, che non interruppe né rallentò neppure dopo che nel 1851 perse completamente la vista. Nel 1858 fu nominato membro dell'Académie des Inscriptions et Belles Lettres, e nel 1865 professore di ebraico al Collège de France, come successore di E. Renan. Il campo principale dei suoi studî fu la storia della filosofia giudeo-araba medievale.
Il suo capolavoro è l'edizione del testo arabo della Dalālat al-Ḥā'irīn di Maimonide con traduzione francese e note (Le Guide des égarés, 3 volumi, Parigi 1856-1866; nuova edizione a cura di J. Joel, Gerusalemme 1931). Di grande importanza è anche il suo volume Mélanges de philosophie juive et arabe (Parigi 1859; ristampa fotomeccanica, ivi 1927), in cui fra l'altro egli rivelò agli studiosi la figura di Shĕlōmōh ibn Gĕbīrōl come filosofo, dimostrando la sua identità con l'Avencebrol autore del Fons vitae, e pubblicò i frammenti da lui scoperti della versione ebraica di quest'opera dall'originale arabo. Sono ancora da ricordarsi fra i suoi scritti: Palestine, description géographique, historique et archéologique (Parigi 1845; traduz. ted. di M. A. Levy, Berlino 1871-72) e varie memorie nel Journal Asiatique, alcune delle quali concernenti l'epigrafia fenicia.
Bibl.: Journal Asiatique, s. 6ª, X (1867), pp. 27-34.