• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

SALTARELLO

di Luigi COLACICCHI - Enciclopedia Italiana (1936)
  • Condividi

SALTARELLO

Luigi COLACICCHI

. Nome dato nel sec. XVI a una danza rapida in tempo 6/8 o 3/8 che seguiva generalmente la pavana o altra danza in tempo pari. Nel Tabulaturbuch di Bernhard Schmidt (Strasburgo 1577) vi sono danze con l'indicazione "passomezzo comun con il suo saltarello". Similmente nel Fitzwilliam Virginal Book si trova una "galiarda passamezzo" di Peter Philips (datata 1592), consistente in dieci movimenti di otto battute, l'ultimo dei quali è intitolato "saltarella". Così nel secondo libro di F. Caroso da Sermoneta, Nobiltà di dame (Venezia 1600), il balletto Laura Soave contiene un saltarello di 48 battute.

Nei tempi moderni il saltarello indica una danza della Campagna romana in genere e della Ciociaria in specie. Ha lo stesso ritmo dell'antica, ed è eseguita da coppie o da gruppi di più persone che si tengono allacciate con le braccia sulle spalle, i corpi leggermente curvi in avanti e le teste che quasi si sfiorano al centro del gruppo. Questa posizione fa sì che i corpi non saltino affatto sulle estremità le quali scivolano invece sul terreno quasi senza staccarvisi mai e dando l'impressione di un moto morbido e armonioso. La caratteristica del saltarello ciociaro è per l'appunto tale ondeggiamento. Il saltarello si balla usualmente all'aperto, sulle aie, specialmente in estate, alla sera, dopo la battitura del grano o la mondatura del granturco. È accompagnato dal suono della fisarmonica, e spesso il suonatore balla anche lui addossandosi ai gruppi per eccitare la danza. Il finale della Sinfonia italiana di Mendelssohn contiene due temi di saltarello.

Vedi anche
gagliarda Danza saltata, in movimento d’allegro moderato e ritmo ternario, diffusa soprattutto nel 16° sec. in Francia e in Italia, dove una sua varietà era detta salterello o romanesca. Si diffuse in tutta Europa con varietà regionali. In origine si eseguiva dopo la lenta pavana (danza bassa) e nel 17° sec. come ... tarantella Danza tradizionale dell’Italia meridionale, risalente al 14° sec., caratterizzata da un andamento veloce in 3/8 o 6/8. Può essere cantata e accompagnata da chitarra; viene eseguita da coppie di danzatori dotati di tamburello o nacchere. liuto Strumento a corde pizzicate, introdotto nel 9° sec. dagli Arabi in Spagna e di qui diffuso in tutta Europa. È composto da un corpo convesso, nel cui centro si apre il foro di risonanza, e da un manico allungato. Con numero di corde e tipo di accordatura variabili, fu considerato a lungo lo strumento ... clavicembalo Strumento a corde e tastiera. Nella sua forma prevalente presenta una lunga cassa armonica ad ala, in cui le corde sono pizzicate da plettri messi in funzione da una tastiera semplice o doppia. Molto diffuso tra il 16° e il 18° sec., cadde in disuso con l’affermarsi del pianoforte. Tipici del clavicembalo ...
Vocabolario
saltarèllo
saltarello saltarèllo s. m. – Variante region. di salterello, nelle sue varie accezioni. In partic., danza di società in voga nel sec. 16°, in movimento rapido e misure di 3/8 o 6/8. Anche, danza popolare moderna di ritmo vivace, caratteristica...
salterèllo
salterello salterèllo (o saltarèllo) s. m. [dim. di salto1]. – 1. Piccolo salto; salto di modesta altezza. 2. Tipo di danza di società e di danza popolare, per le quali è più com. la forma saltarello (v.). 3. Pezzo mobile, dente di scatto...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali