salva-legislatura
(salva legislatura), agg. Finalizzato a mantenere in vita la legislatura corrente.
• Ci ha pensato per settimane e alla fine Silvio Berlusconi ha deciso di porre la fiducia sul discorso salva-legislatura che terrà oggi alla Camera, alle undici del mattino. Quarantacinque minuti per rimanere in sella al governo. Poi, alle sette di sera, il voto sul suo intervento. A differenza di quanto annunciato nei giorni scorsi, quando era stata prospettata una semplice risoluzione. (Alberto D’Argenio, Repubblica, 29 settembre 2010, p. 2) • La matassa della modifica allo Statuto per introdurre l’elezione diretta anche del vice presidente per evitare le elezioni anticipate in caso di dimissioni del governatore, finisce nelle mani del presidente del Consiglio regionale. Onofrio Introna, però, non sbatte la porta in faccia ai sette capigruppo che hanno firmato la proposta di legge: «È stato sollevato in modo utile e intelligente, un problema molto sentito». La norma salva-legislatura, insomma, per sradicare dalle sabbie mobili della precarietà anche i consiglieri regionali della Puglia, non viene rispedita all’indirizzo di Udc, Puglia prima di tutto e Pugliesi sul fronte delle opposizioni e di Italia dei Valori, Moderati e Popolari e gruppo misto-Psi su quello della maggioranza. (Piero Ricci, Repubblica, 30 ottobre 2011, Bari, p. VII) • [tit.] [Silvio] Berlusconi e [Angelino] Alfano si giocano tutto sulla norma «salva legislatura» [testo] [...] I protagonisti del vertice sono testimoni del patto sull’emendamento che vincola l’entrata in vigore della legge elettorale alla riforma del Senato, una norma «salva legislatura» che allontanerebbe il rischio di un ritorno immediato alle urne e farebbe perdere al Cavaliere la «scommessa» sul voto entro un anno. (Francesco Verderami, Corriere della sera, 25 febbraio 2014, p. 6, Primo Piano).
- Composto dal v. tr. salvare e dal s. f. legislatura.
- Già attestato nella Repubblica del 20 dicembre 2008, Palermo, p. IV (Emanuele Lauria).