salva-spread
agg. inv. Finalizzato a contrastare l’aumento dello spread, del differenziale tra il tasso di rendimento dei titoli pubblici emessi da uno Stato dell’Eurozona e quello dei titoli pubblici tedeschi.
• [tit.] Attacco all’Italia. Oggi Cdm per varare le riforme salva-spread. È l’ultima chance per il premier / La patrimoniale contro il crack / [Giulio] Tremonti e [Vittorio] Grilli lavorano sul ripristino dell’Ici e sull’aumento dell’Iva al 23%. [Giorgio] Napolitano chiede a [Silvio] Berlusconi una larga condivisione delle misure con Pd, Udc e Idv. Altrimenti largo a Mario Monti (Milano Finanza, 2 novembre 2011, p. 1, Prima pagina) • Secondo il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, il Paese «per ora non ha bisogno di ricorrere al Fondo salva-spread». [Mario] Monti, dice a «la Repubblica», «è sulla strada giusta, ma ora deve accelerare sulle riforme». (Adige, 6 agosto 2012, p. 3, Attualità) • Il problema, che è poi il vero danno che rischiamo di farci, è che il mercato oggi non percepisce più dalla classe politica quel senso di urgenza che dopo la crisi del 2011 aveva permesso agli italiani di accettare sacrifici e riforme. Non vede più quel senso di urgenza che due anni fa ha permesso a Mario Draghi di perorare la causa italiana e di vincere il braccio di ferro con la Bundesbank sullo scudo salva-spread e i prestiti salva-banche. (Alessandro Plateroti, Sole 24 Ore, 11 settembre 2013, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal v. tr. salvare e dal s. ingl. spread ‘distanza, intervallo, differenziale’.
> antispread, blocca-spread, calmaspread.