salva-Stati
(Salva-Stati, salva-stati), agg. Finalizzato a preservare la situazione contabile degli Stati europei.
• I titoli emessi dal fondo salva-Stati ‒ che nulla hanno a che vedere con gli e-bond ipotizzati da [Giulio] Tremonti ‒ avranno sì la tripla «A» ma finanziano operazioni ad alto rischio e non pagheranno dunque rendimenti coerenti. (Antonio Spampinato, Libero, 18 gennaio 2011, p. 23, LiberoMercato) • dal 2009 il segretario generale del Pe è un tedesco (Klaus Welle, ex segretario generale del Ppe), così come tedeschi sono anche il segretario generale del Consiglio Europeo, il capogabinetto del presidente della Commissione Europea [José Manuel Durão] Barroso ed il direttore del Fondo salva-stati europeo (Esm). (Pierluigi Castagnetti, Unità, 5 giugno 2014, p. 15, Comunità) • Se il 25 gennaio in Grecia i partiti euroscettici avranno successo e si profilerà una ristrutturazione unilaterale del debito, tale operazione vorrebbe dire perdite forse ingenti per la Bce e il fondo Salva-Stati (e quindi per l’Italia). (Giuseppe Pennisi, Avvenire, 6 gennaio 2015, p. 5, Primo piano).
- Composto dal v. tr. salvare e dal s. m. Stato.
- Già attestato nel Corriere della sera del 9 maggio 2010, p. 3, Primo Piano (Massimo Gaggi).