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DALÍ, Salvador

di Italo FALDI - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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DALÍ, Salvador

Italo FALDI

Pittore, scrittore e poeta, nato a Figueras (Spagna) l'11 marzo 1904. Dopo aver frequentato l'Accademia di belle arti di Madrid, dalla quale fu espulso, si stabilì a Parigi. Nel 1929 aderì al movimento surrealista che da lui ebbe un nuovo, forte sviluppo. Allo scoppio della seconda Guerra mondiale, nel 1939, riparò negli S. U., dove ridusse la sua attività surrealista alle esigenze di un pubblico mondano.

Vasta la sua opera letteraria (La femme visible, Parigi 1930; L'amour et la mémoire, 1931; Babaouo, scénario précédé d'un abrégé d'une histoire critique du cinéma et suivi de Guillaume Tell, ballet portugais, ivi 1932; La conquête de l'irrationel, ivi 1935; Métamorphoses de Narcisse, ivi 1936; The secret life of S. D., New York 1942; Hidden Faces, New York 1944), cinematografica (sceneggiatura, insieme con Luis Bunuel, dei film: Un chien andalou, 1939, e L'âge d'or, 1931), pittorica (Gli accomodamenti dei desideri, 1929; La persistenza della memoria, 1931, Mus. of Mod. Art, New York; Medio burocrate atmosferocefalico nell'atto di mungere un'arpa craniale, 1934; Costruzione morbida con fagiuoli bolliti; preannunzio di guerra civile, 1936; Famiglia di centauri marsupiali, 1941; ecc.); di inventore e costruttore di "oggetti a funzionamento simbolico", oggetti, cioè, che assunti al di fuori del loro uso consueto si caricano di analogie e rispondenze subconsce. Tutta la sua opera è fondata sull'attività "paranoico-critica", definita dal D. come "metodo spontaneo di conoscenza irrazionale basata sull'associazione interpretativo-critica dei fenomeni deliranti". L'evocazione pesante e ossessiva in senso fisico - attraverso un verismo spesso repugnante, sostenuto da un'eccezionale abilità tecnica - del senso di disfacimento della materia, toglie al D., che tuttavia ha esercitato un sensibile influsso sul gusto contemporaneo, ogni possibilità di creazione d'arte.

Bibl.: J. Thrall Soby, After Picasso, New York 1935; A. H. Barr Jr.-G. Hugnet, Fantastic art dada surrealism, ivi 1936; J. Thrall Soby, S. D., ivi 1941 (con bibl.); A. Breton, Le surréalisme et la peinture, ivi 1945; L. Venturi, Pittura contemporanea, Milano 1947.

Vedi anche
Alfred Hamilton jr Barr Storico dell'arte contemporanea (Detroit 1902 - Salisbury, Connecticut, 1981); direttore del Museum of modern art di New York (1929-43; direttore delle collezioni del museo, 1947-67) dalla sua fondazione, B. per primo impostò l'organizzazione di un museo pluridipartimentale, aperto a tutte le arti visive: ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; ... dadaismo Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e che ebbe sedi importanti a New York, a Berlino e a Parigi, dove si sciolse nel 1922. Il nome deriva dalla voce onomatopeica ‘dada’ del linguaggio infantile (propr. «cavallo»), trovata da T. Tzara aprendo a caso un dizionario francese. Le ... Pablo Picasso Pittore e scultore (Malaga 1881 - Mougins, Alpi Marittime, 1973). Tra i protagonisti assoluti dell'arte del Novecento, ha rappresentato uno snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea. Vita e opere Figlio di José Ruiz, professore di disegno e conservatore del museo di Malaga, ...
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