Samaritana
Donna di un villaggio della Samaria. Il Vangelo non ne riporta il nome; per questo è passata alla storia con l'aggettivo che ne ricorda la stirpe e la regione.
I Samaritani costituivano una stirpe eterogenea, perché discendenti da antichi Ebrei e da importati da altre regioni, e abitavano la zona fra la Giudea e la Galilea. Della donna, soggetto di molte leggende posteriori, il Vangelo ricorda solo il villaggio (Sichar), il particolare dei sei uomini, di cui almeno il sesto non era suo marito, e il movimentato colloquio con Gesù presso il pozzo di Giacobbe (Ioann. 4, 1-42). Il discorso prende lo spunto dall'acqua del pozzo, ma Gesù introduce l'idea dell'‛ acqua viva ' " salientis in vitam aeternam " (in concreto, la grazia).
D. interpreta con una certa libertà il simbolismo dell'acqua, applicandolo alla verità rivelata in genere. La sete natural che mai non sazia / se non con l'acqua onde la femminetta / samaritana domandò la grazia (Pg XXI 3). L'ultimo verso si riferisce alla richiesta, intesa in senso diverso, della donna: " Domine, da mihi hanc aquam, ut non sitiam, neque veniam huc haurire " (Ioann. 4, 15).