Samoa
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Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato insulare dell'Oceania, nell'Oceano Pacifico centro-meridionale. Malgrado il positivo incremento naturale (nel 2006, tasso di natalità 16,4‰, tasso di mortalità 6,6‰), la dinamica demografica del Paese (176.848 ab. al censimento del 2001) è caratterizzata da un ritmo di crescita debolissimo, causato da un consistente esodo (−11,8‰ il tasso di migrazione). Unico centro di rilievo è la capitale Apia (40.000 ab. a una stima del 2003).
L'economia si basa soprattutto sugli aiuti degli organismi internazionali, sul settore primario (un terzo del totale degli occupati) e sulle rimesse degli emigrati, che rappresentano il 20% del PIL. In sviluppo è il turismo (98.000 arrivi nel 2004), che a partire dal 2005 ha potuto beneficiare della creazione di una nuova compagnia aerea, la Polynesian Blue, nata dalla fusione della compagnia di bandiera samoana con l'australiana Virgin Blue. Nel gennaio 2004 il passaggio del ciclone Heta ha sconvolto questo piccolo arcipelago, provocando numerose distruzioni alle piantagioni di banane e di palme da cocco, e danni alle strutture residenziali e alberghiere e a quelle legate alla pesca. La ricostruzione ha favorito l'espansione del settore delle costruzioni, al quale si deve in gran parte la crescita del PIL nel 2004 (+3,7%); questa tendenza è proseguita nell'anno successivo (+5,5%), in conseguenza della scelta delle S. come sede dei South Pacific Games nel 2007, che ha attirato numerosi investimenti.
Storia
di Paola Salvatori
La società samoana si presentava alle soglie del Duemila ancora fortemente connotata dalle tradizionali forme di partecipazione politica, basate sui clan familiari strutturati in maniera rigidamente gerarchica. A essi facevano riferimento i principali partiti dell'isola, il conservatore Partito nazionale dello sviluppo di Samoa e il centrista Partito per la protezione dei diritti umani che, al potere dal 1982, deteneva di fatto il monopolio politico del Paese. Pur subendo una flessione, esso era riuscito nuovamente ad affermarsi nelle elezioni politiche svoltesi nel marzo 2001. La prospettiva di formare un governo di coalizione tra le forze di opposizione, che insieme raggiungevano la maggioranza dei seggi, fallì di fronte alla defezione di sette neoeletti deputati che garantirono il loro appoggio al Partito per la protezione dei diritti umani, consentendo a Tuila'epa Sailele Malielegaoi la riconferma nella carica di capo dell'esecutivo.
Negli anni successivi la situazione interna rimase stabile e si registrò un miglioramento della situazione economica, solamente in parte compromessa dai gravi danni alle infrastrutture inferti dal violento ciclone che nel gennaio 2004 si abbatté sull'arcipelago. Nello stesso mese il voto unanime del Parlamento permise l'abolizione della pena di morte.
Le elezioni politiche del marzo 2006 premiarono ancora una volta il partito di governo, che si aggiudicò 33 dei 49 seggi in palio; il Partito democratico unito (nome assunto dal Partito nazionale dello sviluppo di Samoa dopo le elezioni del 2001) ottenne 10 seggi mentre 6 seggi andarono a candidati indipendenti; il Partito di Samoa, costituitosi nel 2005, non ne ottenne invece neanche uno. Tuila'epa Sailele Malielegaoi fu confermato primo ministro.
In politica estera S. continuò a mantenere stretti contatti con la Nuova Zelanda, mentre sorsero contrasti con le Samoa Americane; nel settembre 2004 il governo avviò con queste ultime trattative per la definizione ufficiale dei confini marittimi.